Roma, 21 FEB (il Velino/AGV) – “L’export fa volare i numeri della produzione calzaturiera italiana nel 2011, ma il 2012 propone sfide piu’ impegnative a causa del rallentamento della crescita mondiale ed europea”. Lo ha affermato Amedeo Ciccanti intervenendo alla Camera al 4° Rapporto Annuale del Settore Calzaturiero italiano. “Il Fondo Monetario Internazionale – ha sottolineato – prevede una caduta di PIL nel 2012 rispetto al 2011 del 2,7 per cento della Germania e dell’1,4 per cento per la Francia, rispettivamente il primo sbocco commerciale in termini di volume l’una e in termini di valore l’altra del nostro settore calzaturiero, cio’ implica una caduta di ordinativi che si sommano a quelli del mercato interno, stante la minore disponibilita’ di reddito degli italiani con un’inflazione stimata al 3 per cento per l’anno in corso”. “Ne consegue – secondo il parlamentare Udc – la necessita’ di cercare altri sbocchi sui mercati di Russia e Cina, che nel 2012 cresceranno rispettivamente con un PIL al 3,3 e all’8,2 per cento, con disponibilita’ di reddito pari a quello degli europei, dove il Made in Italy e’ tra i marchi piu’ apprezzati nel mondo della moda”. “Su questo punto – ha concluso – la nuova Agenzia ICE, la revisione nel WTO dei dazi doganali della Cina con carattere di reciprocita’ e una riduzione del costo fiscale del lavoro e della ricerca concernente le nuove collezioni, possono rappresentare il valore aggiunto della politica e delle istituzioni alla capacita’ di intraprendenza del settore calzaturiero”.