(AGENPARL) – Bari, 29 feb – “La legge di riforma dei Consorzi di bonifica approvata dal Consiglio regionale, anche con il voto favorevole dell’Udc che non ha fatto mancare il suo contributo di opposizione costruttiva prima in Commissione e oggi in Aula, consentirà a questi Enti di sostenersi senza gravare più sulle casse della Regione a cui vengono affidati solo compiti di tutela e vigilanza. Un risultato importante che, come auspichiamo, può rappresentare una vera e propria rivoluzione per queste strutture che potranno gestirsi autonomamente e riscuotere dagli utenti quanto dovuto per i servizi corrisposti”.
Lo ha detto, in una nota, il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, al termine dei lavori dell’assemblea consiliare che ha approvato la legge sulle “Nuove norme in materia di bonifica integrale e di riordino dei Consorzi di bonifica”.
“La nuova normativa – ha sottolineato il capogruppo Udc – consentirà di superare un lungo periodo di gestione straordinaria determinata da criticità economico finanziaria a cui ha fatto fronte la Regione con il bilancio autonomo sottraendo risorse ad altri settori strategici e da una frammentazione normativa in materia. Questa riforma nasce dalla necessità di riconoscere un nuovo ruolo all’azione di bonifica del territorio, che comprende la conservazione e difesa del suolo, la provvista e gestione delle risorse idriche a prevalente uso irriguo, la salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente, contribuendo alla sicurezza territoriale, ambientale e alimentare”.
“È questa – ha concluso il capogruppo Udc – la risposta alle istanze che il mondo agricolo avanzava da tempo, giunta al termine di un lungo iter legislativo cominciato nel 2010 e atteso da 7 anni a cui hanno contribuito le associazioni ed i sindacati dei lavoratori. Ora i consorzi potranno ripartire con nuovo slancio verso la sfida che li attende e offrire al territorio servizi adeguati e necessari, tenendo conto delle esigenze di risparmio del patrimonio idrico, della vivibilità dell’ambiente, dell’agricoltura, della flora e della fauna, come anche dei processi geomorfologici e degli equilibri idrogeologici”.