Roma, 13 mar. (TMNews) – L’unità nazionale resta necessaria, l’emergenza non è finita: a dirlo è Rocco Buttiglione, vicepresidente della camera, in un’intervista rilasciata a Il Messaggero. “Il governo Monti, con la collaborazione dei tre grandi partiti che lo sostengono, ha – afferma Buttiglione – risollevato l`Italia e impedito che il nostro Paese finisse nel baratro come la Grecia. Anzi, oggi siamo tra i Paesi protagonisti del recente accordo sulla rinegoziazione del debito privato dello Stato greco. I partiti hanno pagato un prezzo per questo, è vero. E oggi c`è qualcuno che pensa: il pericolo è passato, possiamo tornare a tenderci tranelli e imboscate come se nulla fosse. Un errore capitale. Dall`abisso non siamo usciti per sempre, siamo ancora sull`orlo del baratro e tutti i co-protagonisti della crisi (alleati, Ue, mercati) vogliono che la linea della serietà e del rigore resti salda e in sella”. Al Pdl, al Pd e all’Udc Buttiglione chiede “di continuare a restare fermi sulla scelta della serietà e della fermezza, una linea che guarda al primato dell`interesse nazionale e non di quella dei partiti. Tornare ai vecchi vizi, a uno sguardo miope, e non continuare sulla ricerca di un consenso di lungo periodo ci porterebbe di nuovo nel baratro. Sarebbe, di fatto, un suicidio. Certo, i due grandi partiti stanno affrontando grandi difficoltà, ma la linea della fermezza e dell`unità nazionale è stata decisa con un atto solenne, in Parlamento, alla nascita del governo Monti. Chi non ha votato quell`atto, la Lega Nord da un lato e l`Idv dall`altro, non può essere un alleato affidabile, né oggi né domani”. Buttiglione nell’intervista vede con favore la rottura del Pdl con la Lega e del Pd con l’Idv: “Anche con Vendola, per quanto riguarda il Pd: pur se non presente in Parlamento, pensa e dice le stesse cose di Di Pietro. Sul piano locale ognuno fa come crede, ma sul piano delle alleanze future, quelle per le politiche, non è pensabile allearsi con chi vuole portare l`Italia nel baratro, allo sfascio”. Di Alfano, Buttiglione dice: “Ha scelto la prima iniziativa politica senza Berlusconi e ha detto alla Lega: con voi mai più. Solo che il giorno dopo aveva già cambiato idea: prima non va al vertice, poi Berlusconi non va da Vespa. Forse è stato costretto a fare marcia indietro da qualcuno dei suoi”. A Bersani invece Buttiglione dice: “Avevo capito che il punto d`intransigenza era l`articolo 18, invece scopro che è la Rai. Il Pdl ne vuole difendere l`assetto attuale, che è indifendibile e non può reggere, il Pd vuole cambiarlo per imporre i suoi e la sua egemonia. Continuando così, l`unica cosa che succederà è la morte della Rai”.