PUC 2: Monacelli interroga la giunta regionale dopo la sentenza del Tar

(AGENPARL) – Perugia, 19 mar – “A seguito della recente sentenza del Tribunale amministrativo regionale per l’Umbria, la Giunta regionale intende presentare ricorso al Consiglio di Stato oppure proporre un accordo a tutti quei Comuni esclusi dal finanziamento, così da evitare situazioni che potrebbero mettere in gravissima difficoltà Enti pubblici e aziende private?”. Lo chiede, con una interrogazione all’Esecutivo di Palazzo Donini, incentrata sulla vicenda del bando per il “Piano urbano complesso 2”, il capogruppo Udc Sandra Monacelli.

Il consigliere regionale spiega che “la deliberazione della Giunta 1076/2009 ha approvato la graduatoria del bando Puc 2, ritenendo ammissibili le richieste di finanziamento di 17 Comuni, prevedendo il finanziamento di 10 progetti e assicurando, una volta autorizzato l’impegno dei fondi Fas da parte del Ministero per lo sviluppo economico, le risorse per i Piani di Marsciano e Città di Castello: a cui sono stati poi effettivamente destinati 4,7milioni di euro”.

In seguito “il Comune di Assisi, escluso dal finanziamento, ha presentato ricorso al Tar sia contro i criteri di valutazione che hanno portato la Commissione tecnica a stilare la graduatoria dei Comuni ammessi a finanziamento, che contro la composizione della stessa Commissione tecnica. Il Tar ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Assisi annullando la deliberazione della Giunta regionale n. 1076/2009, evidenziando che ‘la procedura volta all’individuazione dei programmi urbani complessi 2 si sia svolta in assenza di idonei criteri di selezione'”.

Monacelli rileva che la sentenza getta “una lunga ombra sulle modalità con cui la Regione utilizza i fondi pubblici, spesso appannaggio in modo quasi esclusivo di amministrazioni amiche lasciando quasi sempre fuori quelle di colore diverso, come accaduto in maniera lampante in questa circostanza”.

A questo punto, spiega il capogruppo Udc, la Giunta potrebbe “presentare ricorso al Consiglio di Stato, ma qualora esso confermasse la sentenza del Tar la Regione si troverebbe a dover fronteggiare una situazione gravissima, con l’annullamento della graduatoria che causerebbe l’immediato blocco dei lavori arrecando danni enormi a quei Comuni e a quelle aziende che hanno già iniziato le opere relative al Puc 2. In forza di tale sentenza – conclude – altri Comuni, esclusi dal finanziamento, potrebbero presentare a loro volta ricorso o, quanto meno, richiedere alla Regione un accordo transattiv o per non avviare una fase di contenzioso”.

 










Lascia un commento