Signor Presidente, vorrei ritornare su una questione che avevo posto la settimana scorsa, quella, cioè, della continua reiterazione di fiducie che il Governo chiede e che va sempre di più a sacrificare quello che è il dibattito, ma non soltanto il dibattito. Viene ad essere sacrificato soprattutto lo strumento del sindacato ispettivo, le interpellanze, il question time, sia in Commissione, sia in Aula, anche se domani mattina si recupera per quanto riguarda le interpellanze urgenti.
Allora la settimana scorsa avevo chiesto che si potesse pensare di organizzare diversamente i lavori del Parlamento per quanto riguarda lo svolgimento del sindacato ispettivo nel suo complesso, sia, come dicevo, in Commissione, che in Aula.
Una risposta bisogna darla, signor Presidente, perché è giusto dare una risposta. Noi abbiamo svolto una discussione anche sugli ordini del giorno; lei si è reso conto che il bicameralismo perfetto si è trasformato in un monocameralismo perfetto. Non c’è dubbio che è un monocameralismo perfetto, anche se l’Aula si sta confrontando e si è confrontata con gli atti di indirizzo al Governo, ma gli ordini del giorno hanno un valore non esaltante rispetto a quello che, invece, dovrebbe essere l’azione parlamentare, soprattutto sul piano emendativo. Una seconda questione poi ho terminato: sia il Presidente della Camera che il Presidente di turno devono evitare, quando c’è il dibattito, un continuo richiamo alla diretta televisiva. La diretta televisiva non può sacrificare il dibattito.
Quello che si fa fuori dalla diretta televisiva credo sia ugualmente esaltante e impegnativo. Non è la passerella e, quindi, evitiamo di mortificare ulteriormente il Parlamento e lo si eviti soprattutto dallo scranno più alto di Montecitorio.