Roma, 30 mar. (TMNews) – “Andare oltre l`Udc e costruire una nuova casa per i moderati italiani è il compito che ci attende.
Magari facendo un passo indietro come partito, scioglierlo per dar vita a una nuova formazione politica o trovare delle forme organizzative che mettano insieme non solo l`area tradizionalmente democristiana, ma anche l`area riformista e liberale, coinvolgendo le categorie, il volontariato”. Ad affermarlo, in una intervista al mensile ‘Formiche’, è il segretario dell`Udc, Lorenzo Cesa.
“La sfida del cambiamento riguarda anche l`Udc”, spiega l’esponente centrista, che aggiunge: “Siamo un partito di una certa consistenza e tutti i sondaggi ci danno in crescita. Ciò nonostante credo che sia venuto il tempo della generosità”.
Secondo Cesa, “resteranno centrali i valori cattolici. Non si tratta di mettere in campo un soggetto politico ‘neo-guelfo’.
Piuttosto credo che serva aver chiara l`idea della sana laicità della politica. Senza trascurare allo stesso tempo l`importanza dell`ispirazione cristiana che va interpretata come elemento di inclusione e non di esclusione”.