Lazio: Forte riferisce su emergenza profughi

(AGENPARL) – Roma, 04 apr – L’assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte (Udc), rispondendo in Consiglio regionale all’interrogazione presentata dal consigliere Filiberto Zaratti (Sel).

“Purtroppo sulla vicenda dell’emergenza profughi si è fatta molta confusione dal momento che sono state sovrapposto due vicende tra di loro distanti. Da un lato, infatti, c’è la gestione dell’emergenza, nella quale rientra l’oggetto dell’inchiesta che ha portato all’arresto dei responsabili della Cooperativa Fantasie.

Dall’altro, il bando Prir-Lazio, ovvero il Progetto regionale di inclusione sociale per i richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale. Per comprendere a fondo la vicenda è importante ricostruirla dall’inizio.

Lo stato di emergenza umanitario è stato dichiarato il 12 febbraio 2011. Emergenza che è stata gestita dal Sistema nazionale di protezione civile, attraverso le direzioni di protezione civile regionali. Protezione civile che, in quanto Soggetto attuatore, ha stipulato apposite convenzioni con Organizzazioni e Cooperative sociali deputate alla gestione di servizi per la prima accoglienza e per la sistemazione dei migranti.

L’Assessorato Politiche sociali e Famiglia non aveva e non ha le competenze nella fase di emergenza. Tanto è vero che la Protezione civile regionale ha sottoscritto la convenzione con la Cooperativa Fantasie prima dell’esplet amento del bando Prir-Lazio. Convenzione che è stata revocata in seguito alle indagini. Come ulteriore elemento di precisazione, – ha aggiunto Forte – va detto che il Prir-Lazio non è ancora divenuto operativo dal momento che lo stato di emergenza legato all’eccezionale afflusso di cittadini dal Nord Africa è stato prorogato fino al 31 dicembre 2012. Mentre il nostro progetto si muove nella fase post-emergenza, con un obiettivo: affiancare all’offerta di un alloggio temporaneo percorsi di inclusione sociale a partire dalla formazione professionale.

Ciò attraverso il coinvolgimento delle associazioni e degli enti del settore che, attraverso il bando, abbiamo invitato a presentarci i loro progetti. Quelle valutate dagli uffici dell’Assessorato, quindi, sono proposte progettuali ancora da realizzare e attuare per passare dall’emergenza all’ordinario, realizzando un modello di accoglienza qualificata che è il solo che possa permettere l’integrazione dei cittadini immigrati.

Un’integrazione necessaria per evitare che la loro presenza si trasformi in un problema di tipo sociale”.










Lascia un commento