(DIRE) Bologna, 16 apr. – Bologna “con le sue Istituzioni, i suoi cittadini, l’associazione dei familiari delle vittime, le sue Forze dell’ordine e l’autorita’ giudiziaria sono l’immagine luminosa di uno Stato che non dimentica i propri figli e la sete democratica di verita’ e di giustizia dei loro cari”. Lo afferma il presidente del Consiglio provinciale, Stefano Caliandro, nel corso della commemorazione effettuata oggi a Palazzo Malvezzi in occasione del 24esimo anniversario dell’uccisione dei carabinieri Umberto Erriu e Cataldo Stasi e del 21esimo anniversario dell’uccisione di Claudio Bonfiglioli, tre vittime della banda della Uno Bianca. Un messaggio che arriva a pochi giorni dalle polemiche sollevatesi in citta’ sulla prefazione che Marco Travaglio ha scritto per il libro “L’Italia della Uno bianca”, dell’ex magistrato Giovanni Spinosa, nella quale il giornalista critica l’operato dei pm che all’epoca indagarano. Una polemica, pero’, si apre anche oggi: ad agitarla e’ l’UDC, che critica i consiglieri provinciali della Lega nord sottolineando che anche oggi, nonostante la commemorazione, non si sono visti in aula durante l’esecuzione dell’inno nazionale.
Alla breve cerimonia hanno partecipato, oltre alla presidente Beatrice Draghetti e la sua Giunta, il vicecapo di gabinetto della Prefettura, Raffaele Ricciardi, il questore Vincenzo Stingone, il comandante provinciale dei Carabinieri, Alfonso Manzo, la vicepresidente del Consiglio comunale, Paola Francesca Scarano, la presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della Uno Bianca, Rosanna Rossi Zecchi, insieme alla presidente dell’Associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica, Daria Bonfietti. In aula non c’erano esponenti della Procura.
Oggi “commemoriamo non solo le vittime ma rendiamo omaggio anche all’impegno e all’affetto profuso dalle autorita’ e dall’associazione dei familiari- sottolinea Caliandro- per ottenere una corretta ricostruzione della sanguinaria vicenda che ha colpito il nostro territorio, in un arco di tempo caratterizzato dalla paura e dal disorientamento, sia spontaneo che ‘spintaneo’, della nostra comunita’”.
Zecchi ringrazia le Istituzioni: “Per noi e’ molto importante che ci siano sempre vicine, e’ un modo per ricordare le nostre vittime, altrimenti ci sentiremmo persi ed abbandonati”. Ai giovani “bisogna trasmettere la memoria, e’ una cosa che non possiamo delegare a nessun altro”, continua Zecchi: basti pensare che “sono spesso andata nelle scuole e tutti pensano che siano state le Brigate rosse” a macchiarsi dei crimini della Uno Bianca. Zecchi, infine, ribadisce il giudizio sulla pubblicazione di Spinosa: “Un buon libro, parte dai documenti giudiziari e porta avanti le sue tesi fino in fondo, poi se ha ragione non lo so”. Il problema, per Zecchi, e’ la prefazione di Travaglio: “Non risponde al vero”, si limita a dire. Intanto il capogruppo dell’Udc, Mauro Sorbi, prende di mira i due consiglieri del Carroccio a Palazzo Malvezzi, Alessandro Marzocchi e Daniele Marchetti: “La Lega e’ decisamente in confusione, Scarano era in aula durante l’inno- osserva il casiniano- mentre i due consiglieri provinciali hanno ritenuto di non entrare neanche in un’occasione cosi’ importante”.