Università: Binetti, da question time invito a regole chiare

(DIRE) Roma, 18 apr. – La riforma dell’Universita’ sta muovendo i suoi primi passi, tra luci ed ombre, tra speranza di cambiamento e lotta concreta a privilegi e incrostazioni di potere. Sembra, pero’, che “alcuni degli ostacoli principali siano all’interno del Ministero, dove in modo silenzioso qualcuno sta cercando di smontare uno dei pilastri chiave, ossia il nuovo sistema di governance legato a tempi e modalita’ di svolgere il ruolo di rettore”. Ad affermarlo e’ la deputata Udc, Paola Binetti.

Il question time di oggi si e’ concentrato proprio sulla proroga al mandato dei rettori e sulla interpretazione che il Miur ne sta dando, “in contrasto con quanto afferma la riforma”.

“La stessa Gelmini- precisa Binetti- ha dichiarato: ‘Non e’ il tempo di escamotages, se si vuole che la riforma raggiunga i suoi obiettivi bisogna mantenere entro i sei anni il mandato del rettor'”.

“Le acrobazie interpretative legate alla tutela del potere accademico contro il sistema delle regole approvate in parlamento- aggiunge Binetti- vanno stroncate sul nascere. C’e’ bisogno che l’intero sistema sociale, a cominciare dall’universita’, ritrovi la sua dimensione etica fatta di rispetto delle norme”.

I giovani universitari, sottolinea l’esponente Udc, “debbono apprendere non solo i saperi specifici delle loro facolta’, ma anche uno stile di vita pubblica, che li aiuti ad impostare, fin dal primo momento, la loro responsabilita’ di cittadini. Hanno bisogno di misurarsi con un sistema di regole chiaro e trasparente, che mostri come sia possibile in tutti i ruoli e in tutte le cariche, un giusto ricambio generazionale, segno concreto di una autorita’ gestita come servizio e non come potere”.

“Solo cosi’- conclude Binetti- si potra’ assicurare al merito la possibilita’ di essere riconosciuto”.

 










Lascia un commento