Puglia: Negro, apprezzamento per pdl ma evitare rischio incostituzionalità

(AGENPARL) – Bari, 18 apr – “Intervento del Presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro “Il Governo Monti va al cuore dei problemi. Esprimiamo soddisfazione per l’istituzione di un tavolo tecnico nazionale sul caso Taranto dove l’esigenze di tutela della salute e dell’ambiente si intrecciano con la salvaguardia dei livelli occupazionali. Sulla stessa strada deve mettersi la Regione Puglia, approvando la pdl che prevede “norma a tutela della salute, dell’ambiente e del territorio per le aree già dichiarate ad elevato rischio ambientale”.

Lo ha dichiarato in una nota questa mattina il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, in V Commissione che ha esaminato la proposta di legge che ha come obiettivo quello di regolamentare e contenere i limiti di emissioni nelle aree ad alto rischio ambientale, anche in presenza delle relative Autorizzazioni Integrate Ambientali (A.I.A.) di competenza nazionale. “Facciamo nostre le osservazioni dei sindacati – ha sottolineato il capogruppo Udc – ed esprimiamo apprezzamento per la pdl che mira ad arricchire la strumentazione disponibile per migliorare la qualità della salute dei cittadini attraverso nuove procedure e strumentazioni come la Valutazione di Impatto Sanitario (V.I.S.). La proposta di legge va però esaminata con la massima attenzione onde evitare il rischio di una dichiarazione di incostituzionalità da parte della Consulta considerato che interviene su materie di interesse ambientale i cui processi autorizzati vi sono di esclusiva competenza nazionale. In particolare – ha continuato Salvatore Negro – pur ritenendo apprezzabile l’idea della costituzione di un nucleo di coordinamento composto da Ares, Arpa e Asl con l’obiettivo di analizzare e redigere il piano di Valutazione di Impatto sanitario, vanno tuttavia definite le procedure per l’attribuzione del compito di coordinatore e l’indicazione dei parametri delle emissioni a cui fare riferimento. In particolare ancora, condividiamo la necessità di realizzare un monitoragg io in continuo delle emissioni più pericolose per la salute umana e a tutela dell’ambiente e, quindi, dell’obbligo per i produttori di dimostrare che ottemperano ai limiti di legge esistenti. Un monitoraggio da affidare all’Arpa anche se andrebbe prima verificato se l’agenzia regionale sia nelle condizioni di svolgere questi compiti aggiuntivi”.

 










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