(ASCA) – Roma, 9 mag – ‘Abbiamo innovato e dimezzato il finanziamento dei partiti, anche per il passato, pur creando centinaia di nuovi disoccupati. Abbiamo reso rigidi e trasparenti i controlli sui bilanci, anche se noi preferiamo il controllo della Corte dei conti. Andiamo avanti con rapidita’. Pero’ l’Udc continuera’ a chiedere che i partiti che accedono ai contributi e ai rimborsi pubblici abbiano statuti pubblici democratici, nella vita interna, nella scelta dei candidati, nel rispetto delle minoranze e dei diritti degli iscritti. Bisogna scriverlo subito senza rinvii a future riforme della disciplina dei partiti’, dichiara in una nota Pierluigi Mantini mentre la commissione Affari costituzionali di Montecitorio sta terminando l’esame del testo base che riforma le norme sui contributi ai partiti e sul loro controllo.
‘Pero’ l’Udc continuera’ a chiedere che i partiti che accedono ai contributi e ai rimborsi pubblici abbiano statuti pubblici democratici, nella vita interna, nella scelta dei candidati, nel rispetto delle minoranze e dei diritti degli iscritti. Bisogna scriverlo subito senza rinvii a future riforme della disciplina dei partiti. A Pdl e Pd diciamo che non e’ tempo di partitocrazia. E bisogna scrivere che eventuali giacenze devono essere investite in titoli di Stato, italiano o dell’Unione europea, e non in altro. E vogliamo anche che gli investimenti immobiliari dei partiti non possano andare a beneficio di dirigenti dello stesso partito. Il testo va nella giusta direzione, ma puo’ essere migliorato in Aula, l’Udc chiede piu’ rigore e trasparenza’, conclude il responsabile riforme istituzionali dell’Udc.