Signor Presidente, brevemente così come hanno fatto le colleghe Lo Moro e D’Ippolito Vitale, voglio ricordare l’onorevole Grazia Riga. Credo che la sua personalità, quello che ha fatto siano stati ampiamente e sufficientemente tratteggiati dalle colleghe a cui mi riferivo poc’anzi.
Voglio semplicemente consegnare una riflessione a quest’Aula. Con Grazia Riga avevamo posizioni diverse e opposte. La ricordo da segretario regionale della Democrazia Cristiana, quando tra Partito Comunista e Democrazia Cristiana c’erano degli scontri a volte infuocati, ma Graziella Riga seppe anche precedere e prevedere il futuro, in un rapporto umano sempre più intenso, dove la differente posizione anche di carattere politico non doveva essere equivocata, non doveva compromettere il rapporto di amicizia e di solidarietà, e soprattutto quando l’impegno trovava anche un comune denominatore, quello della difesa degli umili e dei deboli, e soprattutto auspicava uno sviluppo sereno e armonico per quella nostra terra di Calabria (per Lamezia Terme, per Catanzaro, per tutta la Calabria).
Voglio ricordare Graziella Riga come un momento importante della mia vita, un rapporto intenso, produttivo, come dovrebbe essere anche oggi, dove si vivono situazioni e vicende molto rarefatte. Ci fu in quell’occasione un rapporto umano, dove l’uomo certamente prevaleva rispetto alle miserie, sia pur da posizioni opposte, posizioni politiche che certamente dovevano essere condotte con grande forza, con grande determinazione e con grande incisività. Ecco, la voglio ricordare in questo momento con grande rispetto, con grande dolore, e con grande partecipazione al cordoglio della famiglia.