Firenze, 23 msag. – (Adnkronos) – ‘Prosegue l’emorragia dei responsabili della sanita’ toscana. Dopo la sostituzione, la scorsa estate, del direttore generale del Dipartimento per il Diritto alla Salute, adesso e’ la volta dell’assessore regionale alla Salute. E sono perdite significative non solo perche’ si tratta dei vertici amministrativi e politici del settore che assorbe i tre quarti del bilancio regionale, ma anche perche’ si era comunque in presenza di indiscusse professionalita’ che non potranno purtroppo piu’ dare il loro contributo di indirizzo della politica sanitaria della nostra regione’. Lo afferma, in una nota, Marco Carraresi, consigliere regionale e segretario provinciale dell’Udc Firenze, a proposito delle dimissioni dell’assessore regionale Daniela Scaramuccia.
Secondo Carraresi, ‘questa e’ anche l’ulteriore dimostrazione che sono sempre piu’ forti le voci di dissenso nei confronti di un sistema che e’ oramai bloccato da anni da logiche clientelari e campanilistiche che impediscono di eliminare sprechi e duplicazioni economicamente non piu’ sostenibili’.
‘Cosi’ come e’ ancora in alto mare la definizione del ruolo delle Societa’ della Salute (che ci si ostina a voler tenere ancora in piedi), degli Estav (di cui non e’ mai stata dimostrata la convenienza), dei piccoli presidi ospedalieri (sempre piu’ svuotati delle loro funzioni), delle Aziende ospedaliero-universitarie (che non assolvono compiutamente alle funzioni dell’alta specializzazione mentre sottraggono le attivita’ specialistiche di base alle Aziende sanitarie territoriali), dell’Area Vasta (la cui incidenza nel sistema della programmazione e’ risultata assolutamente carente)’. ‘In un marasma organizzativo ed economico di tale genere – che dall’inizio della legislatura non ha visto la pur minima soluzione – le dimissioni dell’assessore Scaramuccia dispiacciono ma sono assolutamente comprensibili’, osserva Carraresi.
‘Che la situazione sia grave lo dimostra anche l’evoluzione giudiziaria della vicenda dei 300 milioni del buco dell’Asl di Massa, insieme ai rischi di tenuta economica del sistema per l’anno in corso.
Perche’ – conclude Marco Carraresi – se e’ vero che i bilanci del 2011 riusciranno a chiudere in pareggio solo grazie a centinaia di milioni di euro di ulteriori assegnazioni, e’ assolutamente certo che senza le necessarie razionalizzazioni e l’eliminazione di sprechi e duplicazioni il sistema rischia di avviarsi al collasso’.