(AGENPARL) – Roma, 24 mag – “Signor Presidente, annuncio il voto favorevole del gruppo dell’UdC a questo articolo 3 e naturalmente mi rallegro anche perché subito prima è stato approvato un emendamento da noi sottoscritto.
Soltanto mi meraviglia, da non costituzionalista come il professor Zaccaria, il fatto che questo articolo sugli statuti necessari dei partiti e sulla loro democrazia interna sia l’articolo 3 e non l’articolo 1. Non capisco questo testo unificato in cui il requisito essenziale, decisivo, fondamentale viene relegato un po’ in avanti, anzi un po’ indietro. Mi sembra che questo dia già una fisionomia sbagliata a questo utilissimo, ma non definitivo, atto legislativo”. Così nel suo intervento in Aula il deputato dell’UdC, Enzo Carra.
“Infatti, dobbiamo uscire, anche attraverso il provvedimento in esame, da un’epoca della transizione, della transizione eterna, dall’emergenza vista come un fondamento della nostra vita, dalla spoliticizzazione che ha portato a statuti di partiti approvati nella fretta, con la pistola alla tempia e con le mani sugli occhi, statuti che poco o nulla hanno di democratico, statuti di partiti che sono partiti personali, statuti di partiti come un partito, che si chiamava Democrazia e Libertà, che prendeva le decisioni all’insaputa dei suoi associati. Si dice: era la transizione. Ma la transizione era eterna. E noi sappiamo che transizione vuol dire, in generale, passare dall’ordine al disordine e poi, hegelianamente, ritornare all’ordine, ma in fondo si è scambiato il transitorio, che è sinonimo di provvisorio, con l’eterno, perché questo faceva comodo a qualcuno.
Perché cambiare, passare dal disordine magari ad un ordine, non dico ad un ordine nuovo, perché forse è troppo, ma ad un altro ordine? Chi ce lo fa fare? È tanto comodo stare qui. E sono vent’anni che siamo qui.
– continua – Prima i partiti certo, nella prima Repubblica avevano un finanziamento debole e dei finanziamenti occulti forti, però è anche vero che era epoca di partitocrazia ed i partiti avevano una struttura possente, una possente organizzazione e grandi eventi. I partiti attuali sono partiti liquidi, leggeri, sono leggeri ma non leggermente finanziati, anche troppo finanziati. Sono partiti essenziali nella struttura, ma con controlli aerei e forse inesistenti. Allora, si dice, si rubava per i partiti, adesso si ruba nei partiti. Nella transizione i partiti sono diventati sempre di più personali e si è dimenticato che i partiti non sono delle persone che li guidano, ma degli elettori che li votano. Allora con questo articolo, anche se relegato al n. 3 del provvedimento in esame, aspettiamo finalmente una nuova regolamentazione per dare seguito all’articolo 49 della Costituzione e per riflettere anche seriamente sugli articoli 39 e 40 della Costituzione relativi ai sindacati. Io vorrei che su questo ci fosse una riflessione serena, non per inseguire qualcuno o per fare qualcosa di rivoluzionario, ma qualcosa che serva alla nostra Costituzione, perché finalmente democrazia sia trasparenza, come per anni transizione ha voluto dire spoliticizzazione e ruberia”.