(AGI) – Roma, 29 mag. – “Il gruppo Udc del Senato sostiene l’iniziativa dei relatori sul decreto della spending review per modificare il divieto di rilasciare la certificazione dei crediti – a favore delle imprese, anche a fini di compensazione – da parte delle regioni sottoposte ai piani di rientro dai deficit sanitari. L’emendamento 13.0.100 corregge un’impostazione ispirata ad un rigore non solo eccessivo, ma estremamente penalizzante per le regioni meridionali”. Lo afferma in una nota il presidente dei senatori dell’Udc, Gianpiero D’Alia.
“L’ostacolo al rilascio della certificazione – spiega D’Alia- impediva che il creditore potesse proporre la cessione del credito a favore di banche o intermediari finanziari: e’ piu’ corretto che il divieto permanga soltanto per somme dovute per somministrazioni, forniture e appalti contratti con gli enti sanitari, all’origine del dissesto e del conseguente piano di rientro”.
“Per tutti gli altri crediti delle imprese, il divieto di certificazione, introdotto dall’ultima legge di stabilita’ del governo Berlusconi, produceva un ingente (ed alla fine ingiusto) danno alle aspettative delle imprese creditrici nei confronti delle regioni, con un effetto potenzialmente depressivo sull’intera economia meridionale”, aggiunge il capogruppo centrista.
E’ per questo motivo che, con l’emendamento dei relatori, si modifica la norma primaria, prevedendo che il divieto di certificazione si riferisca soltanto ai debiti che gravino sul bilancio degli enti del servizio sanitario nazionale siti nelle regioni sottoposte a piano di rientro. Con il voto favorevole dell’Assemblea del Senato, al quale su questo punto concorrera’ l’Udc – conclude D’Alia – il Governo ne ricevera’ un forte indirizzo che, siamo certi, lo orientera’ a modificare in corso d’opera gli schemi di decreto ministeriale annunciati il 22 maggio scorso”.