Politica: Binetti, cattolici convergano in soggetto unico democratico e cristiano

Roma, 1 giu.(Adnkronos) – “Auspico che nella prossima legislatura, quando andremo a votare nel 2013, ci sia un soggetto politico che presenti le diverse sensibilita’ del mondo cattolico. Un partito che sia democratico e cristiano. E’ arrivato un momento in cui converrebbe al Paese che i cattolici trovassero una soluzione politicamente condivisa”. Lo afferma, all’Adnkronos, il deputato Udc Paola Binetti. “Oggi – prosegue Binetti- dovremmo guardare, senza anatemi e tabu’ alla possibilita’ che i cattolici sentano l’esigenza di una convergenza e di una sorta di coalizione condivisa”. L’obiettivo, per il parlamentare, dovrebbe essere quello di creare “una massa critica positiva in grado di orientare la politica su alcuni valori”. Una massa critica che sia “espressione di una condivisione personale ma anche di una rappresentanza del Paese”. Nel dettaglio, per Binetti, “se vogliamo ricostituire un soggetto in cui la gente ritrovi la speranza che la politica possa essere una risposta vera ai problemi, forse dobbiamo muoverci in una linea di condivisione e convergenza che offra garanzie di pulizia morale e integrita’ etica al di sopra di ogni sospetto”. La riflessione nasce dal fatto che i cattolici divisi non sono in grado di difendere i loro valori etici e culturali. “La presenza dei cattolici -osserva infatti Binetti- e’ diffusa in tutti i partiti: dalla sinistra alla destra, passando dall’Italia dei Valori, dal Centro e dalla Lega. La testimonianza dei credenti fatica a farsi proposta politica organica e a raggiungere quella maggioranza necessaria a far passare determinate proposte di legge. Penso, ad esempio, a quelle sulla famiglia”. Autrice del volume in uscita nelle librerie ‘Etica e democrazia. Il contributo dei cattolici alla politica’ (Lindau), Binetti sollecita i cattolici a non ricoprire una “posizione esclusivamente difensiva. Non c’e’ dubbio che il momento culturale che stiamo vivendo tende a mettere i cattolici sotto attacco. Basta pensare a quello che sta succedendo ora in Vaticano”. Una fase nella quale, secondo Binetti, “nei contenuti quello che si vuole mettere in risalto e’ l’immagine di un mondo fortemente lacerato e improntato ad interessi di potere ed economici”. I cattolici impegnati in politica, per rispondere a questa sfida, “devono dare una dimensione molto diversa della vulgata attuale". Una dimensione caratterizzata da “generosita’, spirito di servizio, coesione, competenza precisa. Il cattolico dovrebbe segnare la fine della divisione tra politica e tecnica”. Piu’ precisamente, ai cattolici spetta il compito di dare “un senso politico della polis fatto di responsabilita’ nei confronti degli altri, di capacita’ di tutelare davvero il bene comune, e non soltanto il bene di piccole lobby”. Un manifesto dell’agire politico che per Binetti diventa “una rivoluzione positiva e costruttiva, il vero meccanismo antigrillino, se cosi’ possiamo dire. Non l’antipolitica, ma la politica vera che ritrova la sua anima”. Affrontando le questioni etiche, presenti anche nel libro, Binetti afferma con forza che “il cattolico deve essere piu’ coraggioso e capace di assumere la responsabilita’ del suo tempo. Deve assumere dal tempo attuale tutto cio’ che c’e’ di buono, come i progressi della scienza, e declinarlo in una maniera democratica mettendolo a disposizione di tutti”.










Lascia un commento