Infrastrutture: Udc, governo commissari autorità portuale Bari

(AGENPARL) – Roma, 06 giu – L’autorità portuale di Bari è stata gestita in maniera fallimentare. Ad evidenziarlo in una interpellanza al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono i deputati dell’Udc, Mario Tassone e Gian Luca Galletti che scrivono “con il decreto ministerial e n. 357 del 13 ottobre 2011 dei Ministeri delle infrastrutture e trasporti e dell’economia, l’autorità portuale di Bari è stata l’unica in Italia ad aver subito la revoca di circa 86 milioni di euro, ossia di tutti i finanziamenti di cui disponeva per la realizzazione delle infrastrutture portuali, per non aver bandito le gare né realizzato progetti cantierabili nel corso degli ultimi cinque anni, proprio quelli in cui l’autorità portuale è stata gestita dal signor Mariani”.

“Di fatto, oggi, l’autorità portuale, per effetto della gestione del suo presidente signor Mariani, versa in una disastrosa situazione economica e gestionale, essendo stata compromessa la realizzazione delle infrastrutture portuali ed avendo prodotto l’impossibilità di funzionamento dell’ente – continua l’interpellanza – tale situazione è stata preconizzata, e pertanto è oggi certificata, dallo stesso presidente dell’autorità portuale di Bari signor Mariani, il quale, a proposito della revoca dei finanziamenti di cui al decreto ministeriale n. 357 del 2001, nella nota protocollo n. 3123 del 31 marzo 2011 inviata al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha dichiarato che “È di tutta evidenza che, qualora la ricognizione mettesse in discussione i fondi necessari alla realizzazione dei Piani triennali delle Opere, che formano parte integrante dell’avanzo di amministrazione, ci troveremmo, di fatto, dinanzi ad una profonda alterazione degli equilibri finanziari stabiliti con Bilanci già approvati dal Ministero competente compromettendo così la funzionalità dell’Ente. L’attuale presidente dell’autorità portuale di Bari, signor Francesco Palmiro Mariani, è, secondo l’interpellante, il responsabile del depauperamento delle ingenti risorse finanziarie di cui disponeva l’autorità portuale e della conseguente “situazione fallimentare” in cui versa l’ente, divenuta tale da aver praticamente reso impossibile perfino la semplice gestione ordinaria dell’autorità portuale barese”.

A questo proposito i deputati centristi chiedono al governo il commissariamento dell’autorità portuale di Bari, al fine di dotarla di una guida qualificata e competente per risanare il bilancio dell’ente, riattivare la realizzazione delle opere infrastrutturali e la qualificazione dei servizi, nonché per rilanciare l’immagine internazionale dello scalo barese.

 

 










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