(DIRE) Modena, 11 giu. – Emettere un bond di scopo per la ricostruzione industriale dell’Emilia colpita dal terremoto, rivolto direttamente alle famiglie italiane. E’ la proposta lanciata questa mattina dal capogruppo dell’Udc alla Camera, Gianluca Galletti, assieme a Silvia Noe’, capogruppo Udc all’assemblea legislativa regionale, Davide Torrini, coordinatore regionale del partito, Neda Barbieri, segretario provinciale di Ferrara, e Fabio Vicenzi, segretario provinciale di Modena.
Secondo i centristi, infatti, i provvedimenti presi dal Governo, l’aumento dell’accisa sulla benzina e la sospensione del pagamento delle tasse, “non sono adeguati al raggiungimento dell’obiettivo di rapida rimessa in moto delle attivita’ industriali”.
Secondo Galletti, “il pericolo e’ che dopo questa iniziale solidarieta’, l’attenzione nelle prossime settimane cali, col rischio che queste zone vengano abbandonate al loro destino. Sarebbe un errore imperdonabile”.
Nel decreto sulla ricostruzione emesso dal Governo, inoltre, “ci sono diverse cose che vanno messe a posto- spiega il deputato- anzitutto lo spostamento del pagamento delle imposte al 30 settembre non basta: noi chiediamo il rinvio al 30 giugno 2013, e l’annullamento dell’Imu, piu’ il rifinanziamento del fondo sociale per l’affitto”. Ma per far ripartire le attivita’ produttive danneggiate dal sisma serve soprattutto “liquidita’ immediata”, sottolinea Galletti. E, come precisa Vicenzi, nel caso dell’Emilia “non serve assistenzialismo, ma investimenti”. Da qui l’idea dell’emissione di un prestito obbligazionario a livello nazionale rivolto alle famiglie.
“Il bond ha uno scopo, la ricostruzione del terremoto, ed e’ garantito dallo Stato”, chiarisce il capogruppo Udc alla Camera. L’ipotesi e’ quella di un bond con scadenza a 10 anni, del valore di cinque miliardi di euro. Come ricorda Galletti, la desertificazione industriale della Bassa modenese equivarrebbe per lo Stato italiano alla perdita dell’1% del Pil.