(ASCA) – Reggio Calabria, 12 giu – ‘Un ordine del giorno per dire no alla politica dei tagli dei collegamenti ferroviari della Sibaritide e dell’area ionica e per favorire l’avvio d’un confronto a livello governativo per ripensare i piani di mobilita’ della Calabria ionica’. Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato un documento avente come primo firmatario il vice capogruppo dell’Udc, Gianluca Gallo, in relazione alle scelte contenute nel nuovo orario ferroviario, entrato in vigore il 10 giugno. ‘Il territorio calabrese, anche a causa della sua particolare conformazione orografica e della numerosita’ e polverizzazione dei suoi centri abitati’, si legge nell’ordine del giorno, ‘ha storicamente sofferto della mancanza di grandi vie di collegamento. Tale situazione e’ stata aggravata dalla mancata realizzazione o dal tardivo completamento di opere pure essenziali, quali l’ammodernamento della autostrada Salerno-Reggio Calabria, l’adeguamento della strada statale 106 ionica, la creazione delle trasversali Ionio-Tirreno, l’organizzazione di una rete di collegamento portuale, il raddoppio e l’elettrificazione della rete ferroviaria’. Si ricorda altresi’: ‘Proprio con riferimento alla rete ferroviaria, nel corso dell’ultimo decennio la Calabria ha assistito ad un continuo, inesorabile ridimensionamento dei treni. Queste decisioni sono state mantenute e confermate, nonostante le proteste e gli incontri istituzionali, anche nell’orario estivo di recente adozione’.
‘Le scelte adottate da Trenitalia – commenta Gallo – rischiano di accrescere lo stato di isolamento della Calabria dal resto d’Italia, ed in modo particolare della Sibaritide e dell’intera area ionica, con gravi e negative ripercussioni non solo per i cittadini, ma anche per comparti economici di primo piano, quali l’agricoltura e soprattutto il turismo’.