Roma, 14 giu. (TMNews) – “Le ragioni del Terzo Polo sono ancora vive. È la somma delle sigle che non ha funzionato. Intendiamo costruire un nuovo soggetto politico che vuole aggregare moderati, riformisti, liberali, cattolici, laici: vogliamo riunire tutte le persone serie e ce ne sono tante nella società civile, come nel Pd e nel Pdl, che vogliono impegnarsi davvero per riportare l`Italia nel posto che le spetta”. Lo ha affermato il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa, in un’intervista che sarà pubblicata domani in edicola dal settimanale Il Punto, diretto da Alessandro Cicero ed Antonio Pitoni.
Quanto alla proposta sulla ‘casa dei moderati’ avanzata da Angelino Alfano, Cesa spiega: “Bisogna intendersi bene sul concetto di ‘moderato’. È moderato, ad esempio, incitare allo sciopero fiscale? L`unità dei moderati non si fa sugli slogan, ma sui fatti concreti. Per noi oggi essere moderati significa sostenere con responsabilità il governo Monti”. Infine, a proposito dell’eventuale discesa in politica di Luca di Montezemolo, Cesa avverte: “Se la prima cosa che facciamo è quella di discutere su chi sarà il leader, il progetto che cerchiamo di mettere in piedi diventa già vecchio.
Bisogna invece mettere al centro un programma, cercando soluzioni per uscire dalla difficile situazione che sta attraversando l`Italia. Poi si può parlare di altro. Gli uomini della provvidenza li abbiamo avuti, e si sono anche visti i risultati”.