On. Tassone sulle disposizioni urgenti per il riordino della Protezione civile

Signor Presidente, prendo la parola su questo emendamento e nello stesso tempo tengo presenti il giudizio e la valutazione della Commissione bilancio. Siamo nel campo e nell’ambito della tutela. Con l’emendamento dell’onorevole Scilipoti si fa riferimento alla tutela dei monumenti di interesse culturale, del patrimonio artistico e di altro. Io aggancerei questa valutazione anche ad un altro aspetto (credo che sia importante e significativo), quello del coordinamento per quanto riguarda le amministrazioni sia centrali, sia delle regioni, sia periferiche, in ordine ad un’azione di prevenzione e soprattutto di soccorso. Ritengo che per quanto riguarda i beni culturali certamente il concetto e la proposta dell’onorevole Scilipoti possano essere compresi quando si parla di beni. Lui va sulla specifica, non ho ben capito perché la Commissione bilancio abbia espresso parere negativo, non favorevole. Certamente, nell’ambito del coordinamento, c’è anche il Ministro per i beni culturali che ha un compito ben preciso e puntuale. Ma il discorso, signor Presidente, è un altro. Ho una forte riserva sul testo che stiamo esaminando, quando si parla del coordinamento del Presidente del Consiglio dei ministri (e va bene), e poi, su sua delega, di un Ministro con portafoglio, oppure ancora del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, segretario del Consiglio dei ministri. Noi avevamo già, nella modifica della legge n. 225, rivisto anche la figura del Ministro dell’interno, che era contenuta nel decreto-legge, e avevamo fatto una proposta che andava nella direzione di sostituire il Ministro dell’interno con un Ministro senza portafoglio. Se noi vogliamo un coordinamento non ci può essere il Ministro con portafoglio; deve essere un Ministro senza portafoglio perché in quel momento rappresenta il Presidente del Consiglio dei Ministri e deve raccordare e coordinare tutte le amministrazioni dello Stato e deve raccordare e coordinare tutte le amministrazioni anche periferiche (sia le regioni sia le autonomie locali). Un Ministro con portafoglio chi è? Il Ministro dell’ambiente? Il Ministro dello sviluppo economico? Entriamo in una fase certamente di grande confusione. Noi eravamo per un Ministro per la protezione civile. Questo è il dato. Fermo rimanendo il ruolo del Presidente del Consiglio dei ministri, c’è un ruolo di un suo delegato che non può essere che un Ministro senza portafoglio che per conto e nome del Presidente del Consiglio svolga ovviamente le funzione di coordinamento e soprattutto di raccordo con le amministrazioni centrali.
Ma poi c’è un altro dato, signor Presidente. Quando si fa riferimento al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, può anche andar bene, però che sia il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri vuol dire che non vogliamo far nulla, perché il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri (segretario del Consiglio dei ministri) ha mille incombenze e non è possibile prenderci in giro in questo modo, signor Presidente.
Infatti, vuol dire che non vogliamo dare un coordinamento e non vogliamo dare forza e spazio a questo tipo di azione. Allora diciamo chiaramente che la Protezione civile sarà guidata dal capo dipartimento di turno e, certamente, verrà sottratta al coordinamento e al controllo dal punto di vista politico. Signor Presidente, concludo appellandomi ai due bravi relatori affinché rivedano questa posizione. Mi appello ai due relatori e al Governo perché questo è un passaggio delicato su cui si costruisce tutto l’impianto della rivisitazione della legge n. 225 del 1992 perché, se il testo passa così, certamente non avremo reso un buon servigio e svolto un buon lavoro rispetto anche ai traguardi e agli obiettivi che ci eravamo prefigurati.

Dichiarazione di voto

Signor Presidente, per quanto riguarda questo emendamento mi rimetto al giudizio e alla valutazione fatta ovviamente dai relatori. Qui si parla e si fa riferimento all’Autorità, però non abbiamo risolto un problema principale che riguarda e che investe l’Autorità in termini complessivi, ossia quello della catena di comando. Io ho posto dei quesiti ai due relatori. Non credo che in un dibattito così civile, quello che abbiamo svolto nelle Commissioni congiunte e che stiamo svolgendo in Aula, ad alcune proposte e sollecitazioni non possa essere data una risposta su fatti molto importanti e significativi.
Mi rivolgo ai relatori e al Governo; possono anche convincermi. Io dico che quando noi facciamo riferimento, per il coordinamento, ad un Ministro con portafoglio o al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, che è il segretario del Consiglio dei Ministri stesso, non funziona il tutto, per cui viene meno quella che è una certezza e un dato di riferimento che noi, tutti quanti, avevamo auspicato e su cui si è costruita la rivisitazione della legge n. 225 del 1992.
Possiamo avere, io e qualche altro collega che siamo intervenuti in Aula, la soddisfazione di avere qualche motivazione e qualche spiegazione? Infatti, possiamo pure convincerci del contrario. Mi rivolgo agli onorevoli Margiotta e a Distaso: possiamo avere una risposta, si o no, oppure dobbiamo aspettare così? Noi stiamo sostenendo il lavoro che svolgono le Commissioni e stiamo sostenendo il lavoro che svolge il Governo e credo che meritiamo anche una qualche valutazione e una qualche spiegazione.

 

 










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