(9Colonne) Roma, 25 giu – “L’altro ieri ho sentito Alfano dire ai giovani del Pdl che possono ancora vincere, perché stavolta con la variabile Grillo in campo, basta il 40% dei voti per vincere. Ma come? Ancora, dopo venti anni, non si è capito che vincere è un disastro per il Paese se non lo si riesce a governare? Di fronte ai problemi che abbiamo con il 40% non si governa niente. Se questo Paese si divide ancora è condannato. Allora, noi abbiamo il dovere di lavorare per unirlo. Unirlo e costruire le condizioni per un governo nella prossima legislatura più ampio e più responsabile possibile. Un governo autorevole e credibile agli occhi degli italiani e del mondo. Un governo di moderati e riformisti che insieme possano far uscire l’Italia dalle difficoltà. Per arrivarci i prossimi mesi sono decisivi”. Così il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa alla direzione nazionale Udc in corso a Roma: “Sono i mesi in cui dovremo costruire un nuovo soggetto politico insieme a tutti quelli che vorranno lavorare insieme a noi. Sono i mesi in cui dovremo tirare le fila del lavoro fatto finora. Mettere insieme finalmente quel mondo laico e cattolico con cui ci stiamo rapportando da tempo. Aprire alla società civile, alle imprese, al mondo del lavoro e della cultura, delle associazioni, del volontariato. Aprire alle tante persone di buonsenso, e ce ne sono tantissime in questo Paese e anche nell’attuale politica, sia nel Pd che nel Pdl. E costruire con tutti questi soggetti, da pari a pari, una casa nuova, più grande, che accolga tutti i moderati, i riformatori, i liberali, gli europeisti convinti. Che sappia affermare e difendere i valori in cui ci riconosciamo da sempre, dall’inviolabilità della vita alla centralità della persona, alla famiglia come cuore pulsante della nostra società. Dobbiamo fare questo lavoro al centro e lo dobbiamo fare in periferia, senza pensare a mantenere le nostre piccole rendite di posizione. Perché – voglio essere chiaro su questo punto – se l’ottica è salvare quelle rendite, vi assicuro che fra pochi mesi scomparirà tutto. Altro che posticino al sole per qualcunoà Margini non ce ne sono. Queste erano le cose che volevo dirvi e, comunque, la realtà dei fatti su questo ci obbligherà a confrontarci nei prossimi mesi. Cerchiamo di farlo al meglio, nell’interesse dell’Italia. E l’Italia, ne sono assolutamente convinto, saprà premiarci”.