Crisi: Casini, burocrazia Ue non pensi problema sia Italia

(AGI) – Bruxelles, 28 giu. – “Non vorrei che alcuni esponenti della burocrazia europea pensino che il problema della crisi nell’Eurozona sia l’Italia o la Spagna”. Lo dice il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, lasciando il vertice del Ppe di Bruxelles, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della commissione Ue, Jose’ Barroso, l’ex premier Silvio Berlusconi, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier spagnolo Mariano Rajoy.

“L’Italia ha fatto i compiti a casa – ha ribadito Casini – ce lo hanno riconosciuto tutti, anche la Merkel, e grazie all’appoggio congiunto di Pd, Pdl, Udc e Terzo Polo al governo Monti adesso ci aspettiamo che questi sforzi siano riconosciuti, anche attraverso l’introduzione di meccanismi di salvaguardia anti-spread che siano chiari ed efficaci”. Casini ha chiarito che le sue parole sono alle istituzioni comunitarie, alla domanda dei giornalisti che chiedevano se si riferisse esplicitamente alla Commissione Ue, ha risposto: “Da quelle parti”. Secondo Casini, infine, da parte del Partito Popolare Europeo c’e’ il riconoscimento che il governo Monti sta operando nella giusta direzione: nel PPe – ha concluso – c’e’ l’appoggio per l’Europa e quindi l’appoggio per Monti. Se fallisce questo vertice non rischia solo l’Italia ma anche l’Europa”.










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