Roma, 3 lug. (Adnkronos) – Tutti “compatti” con la scelta di Pier Ferdinando Casini, che guarda con favore a un’alleanza tra moderati e progressisti che prenda il timone delle riforme nella prossima legislatura. Nessun malumore nell’Udc, assicura il centrista Renzo Lusetti, che parla piuttosto “di una compattezza di fondo, anche perche’ Casini ha motivato bene la scelta fatta: non e’ un accordo di potere ma un atteggiamento di responsabilita’ verso il paese”. Non pervenuti, tra le file dell’Udc, nostalgici dell’alleanza con il Pdl: “io davvero non ne vedo”, risponde Lusetti all’Adnkronos.
“Noi siamo per continuare con la leadership di Monti anche dopo il 2013 – spiega – in alternativa, Bersani potrebbe andar bene.
Crediamo, infatti, sia ormai superata la divisione tra destra e sinistra, mentre e’ molto piu’ attuale quella tra populisti e anti-populisti. E’ facile fare populismo – sottolinea il centrista – ma occorre serieta’ nell’azione di governo”. Quanto alle differenze ‘genetiche’ con il Pd, non ultima l’apertura del leader democratico su norme che regolino le convivenze omosessuali, “credo che l’impegno programmatico da condividere – dice Lusetti – riguardi sostanzialmente l’economia e l’amministrazione della cosa pubblica’.
‘Sui principi bisogna essere liberi e francamente non vedo in questo un limite o un problema. La soluzione e’ semplice: liberta’ di coscienza sui principi non negoziabili”, sottolinea. Dunque Bersani “potrebbe andare bene, ora vediamo cosa succede. Il governo Monti sta andando bene, sta ottenendo risultati anche a livello europeo e internazionale”. Per questo, “guardiamo con favore a Monti anche dopo il 2013 – ribadisce Lusetti – ma senza nasconderci dietro un dito: Bersani e’ il leader dell’area riformista e non possiamo non tenerne conto”.