(ASCA) – Bari, 17 set – ‘A parole si vuole rilanciare la nostra economia e poi con le azioni costringiamo le aziende, in particolare quelle della sanita’, a chiudere i battenti e mandare a casa il personale. Il debito nei confronti dei fornitori delle Asl e’ salito a due miliardi di euro e dei 731 milioni di euro, sbloccati a giugno per i pagamenti, si sono perse le tracce. Sono centinaia i lavoratori in bilico e sul cui capo pende la spada di Damocle del licenziamento perche’ le aziende per le quali lavorano sono in difficolta’ per i mancati pagamenti da parte delle Asl. Non si puo’ parlare di rilancio di economia e occupazione senza che seguano i fatti. E’ tempo di agire’. Lo dichiara, in una nota, il consigliere regionale della Puglia Peppino Longo (Udc).