(ANSA) – COSENZA, 26 SET – ‘I dati diffusi oggi dallo Svimez snocciolano il solito rosario di record negativi per il Sud e dimostrano che le manovre anticrisi degli ultimi due anni hanno reso ancora piu’ difficile il quadro, perche’ pesano per ben 2,1 punti di Pil nel Mezzogiorno, mentre incidono per 0,8 punti nel Centro-Nord’. Lo afferma, in una nota, il deputato Roberto Occhiuto dell’Udc, vicepresidente della Commissione Bilancio di Montecitorio. ‘Si tratta di una vera e proprio urgenza nazionale – prosegue Occhiuto – che rischia di rappresentare una pesante ipoteca sul futuro dell’intero Paese. L’ubriacatura leghista negli ultimi anni ha convinto quasi tutti che si dovesse parlare di questione settentrionale invece che di emergenza meridionale, che si potesse continuare a sostituire nel Sud l’intervento ordinario dello Stato con i fondi strutturali, peraltro spesi male dalle Regioni. La devoluzione dei poteri dal centro verso la periferia, le politiche di sviluppo dell’ultimo decennio, i fantomatici Piani per il Sud: tutte queste cose si sono dimostrate soltanto un clamoroso fallimento’. ‘C’e’ stata – sostiene ancora Occhiuto – una generale sottovalutazione del problema e non si e’ pensato che quando nel corpo di un Paese una parte si lascia incancrenire, prima o poi il male si estende e coinvolge ogni altra parte. Anche nei partiti occorre che si ritorni a parlare di Mezzogiorno senza pudori o reticenze, perche’ se si guarda alla provenienza territoriale degli attuali gruppi dirigenti ci si rende conto della ragione per la quale il Sud non e’ piu’ di moda’.