Salute: Epilessia, Binetti, proposta legge per diritti malati

(DIRE) Roma, 16 ott. – E’ in corso nella Sala della Mercede della Camera dei Deputati il convegno ‘Una scossa all’epilessia’, iniziativa per stimolare una riflessione ed un confronto su questo tema ai massimi livelli istituzionali, coinvolgendo i principali attori e decisori del Ssn. Presenti la Federazione italiana epilessie (Fie), la societa’ italiana di neurologia Pediatrica (Sinp), medici impegnati con pazienti epilettici farmacoresistenti e con patologia cronica e invalidante di enorme rilevanza sociale, tecnici e addetti ai lavori dell’innovazione tecnologica in ambito sanitario pronti a dimostrare che le tecnologie innovative ed efficaci sono funzionali ad una politica di risparmio per il Ssn. Ad ascoltare ed a presentare i lavori in parlamento l’onorevole Binetti della Commissione Affari Sociali ed il presidente Giovanni Palumbo con Daniele Bosone, senatore della Commissione Igiene e Sanita’.

Binetti, relatrice della proposta di legge ‘Disposizioni per il riconoscimento dei diritti delle persone affette da epilessia’, afferma: “Tra i primi punti da affrontare c’e’ il diritto del malato ed il divieto di discriminazione a causa di malattia. Spero che la proposta di legge venga approvata entro la fine della legislatura, perche’ si tratta di una legge semplice ma necessaria che manda un messaggio forte ai cittadini sui diritti del malato e sull’abbattimento dei pregiudizi”.

Continua l’esponente centrista: “Ci sono varie tipologie di paziente epilettico ed e’ bene che siano chiare sia al livello sanitario che al livello sociale.

Dall’epilessia si puo’ guarire ed il concetto di guarigione e’ un riconoscimento molto recente per questi malati che hanno tutto il diritto di tornare all’autonomia. Altro discorso e’ quello dei pazienti che non rispondono alla terapia farmacologica, a loro deve essere riconosciuta una invalidita’ del 75% e deve essere garantito l’accesso alle innovazioni tecnologiche in grado di migliorare le capacita’ di controllo della malattia, come ad esempio gli elettrostimolatori vagali di nuova generazione”.

Conclude il deputato Udc: “Fondamentale e’ rivedere l’aspetto socio-sanitario perche’ non e’ solo il medico a curare ma anche il clima sociale e’ fondamentale. L’amministrazione malata di burocratizzazione rende complicata la vita ai malati rendendo impossibili semplici richieste. Questo aspetto e’ fortunatamente al centro del dibattito politico di queste ore ed e’ nel primo articolo del decreto Balduzzi”.










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