Eternit: deputati Udc, adottare piano per bonifica siti contaminati

(Public Policy) – Roma, 24 ott – Adottare misure perché sia effettuato il censimento dei territori inquinati dall’amianto e ottenere una mappatura dell’intero Paese, avviando così un piano realistico per la bonifica e il risanamento di tutte le aree contaminate.

Lo chiedono alcuni deputati dell’Udc (primo firmatario Mauro Libè) che hanno presentato un’interpellanza al Governo dopo la recente sentenza del Tribunale di Torino che ha portato alla luce il “gravissimo” problema della bonifica dei siti inquinati dall’amianto.

Lo scorso 13 febbraio – hanno ricordato i parlamentari – i giudici di Torino hanno condannato a 16 anni di reclusione i manager Eternit, accusati di disastro ambientale doloso e omissione volontaria di cautele antinfortunistiche.

NON RISPETTATA LA LEGGE SUL CENSIMENTO DI BONIFICA I firmatari hanno specificato che, da una legge del ’92, la produzione di amianto è vietata in Italia, imponendo alle Regioni il censimento dei siti bonificati.

Quest’ultime, però, per inadempienze, hanno consegnato dati parziali e, in alcuni casi, non hanno ancora effettuato il monitoraggio. I dati disponibili sono sottostimati e si continuano a prevedere circa 3.000 ammalati l’anno per cause riconducibili alla sostanza “killer”.

OLTRE 40 MILIONI DI TONNELLATE DI SOSTANZE TOSSICHE In tutto il territorio nazionale – hanno fatto poi presente i deputati – ci sono oltre 40 milioni di tonnellate di materiali altamente tossici e quasi 83.000 km di condotte interrate contaminate.

Sui 27.000 siti censiti (la metà solo nelle Marche) soltanto 320 risultano essere parzialmente bonificati.

LE REGIONI INADEMPIENTI La Calabria e la Sicilia non hanno ancora presentato nessun documento, mentre il Veneto, Trentino, Lazio, Campania e Puglia risultano ancora inadempienti per non aver fornito il completo censimento delle aree con presenza di sostanze tossiche nei propri territori.

 










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