(DIRE) Roma, 26 ott. – La mozione della Crui, la Conferenza dei rettori, “ricorda che l’attuale fondo di finanziamento ordinario (FFO), dopo ripetuti tagli e, malgrado il notevole calo degli organici, non riesce a coprire neppure la somma delle spese fisse delle universita’” e “il numero di docenti e di ricercatori si e’ ridotto negli ultimi quattro anni di oltre il 10%. Ma- spiega Paola Binetti, responsabile Universita’ per l’Udc- cio’ che maggiormente preoccupa e’ il permanere del blocco del turn-over, fissato al 20% dalla legge di spending review. Il blocco oltre a ridurre ulteriormente e in misura intollerabile il ricambio degli organici dei docenti, crea un danno gravissimo all’attivita’ didattica. E’ inoltre in stridente contrasto sia con l’avvio dei percorsi abilitativi sia con la procedura di accreditamento dei corsi di studio da parte dell’Anvur”.
Continua l’esponente centrista: “la limitazione del turn-over al 20%, con tutti i vincoli previsti per il suo utilizzo, impedisce qualunque ricambio generazionale. Le universita’ si troveranno senza docenti di prima fascia, con l’aggravante che negli ultimi 4 anni si erano gia’ ridotti di oltre il 20%”.
Conclude Binetti: “Il Paese stenta a passare da una politica di tagli ad una politica di sviluppo, con le pesanti conseguenze si cui tutti i cittadini soffrono per l’ormai insopportabile pressione fiscale. Ricordino il Presidente del Consiglio e il Ministro dell’Universita’, entrambi docenti universitari prima ancora che politici, che senza una rinnovata qualita’ universitaria il Paese non puo’ decollare. Manca la forza trainante dell’entusiasmo dei giovani e si riduce la creativita’ dei migliori allievi, obbligati a migrare all’estero perche’ nelle universita’ italiane non c’e’ spazio per loro. fare cassa sull’universita’ e’ una politica miope e pericolosa. Il governo puo’ fare di piu’ e meglio, almeno ricordando che la maggioranza di loro, tecnici qualificati, sono tutti professori universitari”.