Chiesa. Binetti: il Papa ci passa il testimone, avanti con vigore

(DIRE) Roma, 12 feb. – “Non potete stare alla finestra, serve una nuova evangelizzazione che metta al centro i valori indicati dal Pontefice”. Questo e’ l’imperativo che Paola Binetti, dell’Udc, pronta a tornare in Parlamento per rinnovare il suo impegno politico di cattolica militante, sente per se’ e auspica anche per gli altri. Un giorno dopo le dimissioni di Joseph Ratzinger, “ci stiamo interrogando sul senso della scelta del Papa, nessuno l’ha capita pienamente e metabolizzata”, ma certamente non si puo’ considerare “conclusa” quell’esperienza, e’ “piuttosto l’itinerario di un processo che interpella tutti noi sulla coerenza con cui diamo testimonianza dei valori propugnati dal Santo Padre e sul vigore con cui ad alta voce ce ne facciamo interpreti”. C’e’ un “filo rosso”, secondo la Binetti, che deve fare da guida ai cattolici e che ha nelle parole recenti del Papa, nella sua catechesi, un solido punto di riferimento: “Nel discorso alla Curia prima di Natale- spiega la parlamentare dell’Udc- e poi anche nei due mesi successivi, Benedetto XVI non ha mai mancato di esprimersi con grande chiarezza ed energia sul tema centrale dell’identita’ maschile e femminile, una diversita’ che incide in modo fertile sulla famiglia. Dobbiamo davvero porci delle domande forti per sapere se siamo in grado di raccogliere il testimone con la stessa energia morale e con la stessa convinzione che ha il Santo Padre”. Certo, siamo in campagna elettorale, ma “mi auguro che nessuno voglia strumentalizzare la scelta del Papa- auspica Binetti- anzi, bisogna interrogare la coscienza per cercare di capire, nella specificita’ della propria cultura, cosa si intende fare della sua testimonianza”. Per se stessa la Binetti risponde con “coerenza personale, sul piano dello stile di vita, facendo miei i valori cui Benedetto XVI ha dedicato gli ultimi momenti del suo magistero, quel filo rosso che riporta al modello di famiglia legato alla diversita’ fra uomo e donna”. E ancora: “Leggevo il discorso che il Santo Padre pronuncera’ domani per l’inizio della Quaresima, in cui sottolinea il senso dell’amore cristiano verso le persone piu’ deboli e fragili”. Ecco, quel discorso si deve tradurre in una “vocazione politica che assuma dimensione di servizio per chi e’ in difficolta’”. E la Binetti lo traduce da sempre attribuendo “un grande valore alla solidarieta’ sociale, la prova piu’ genuina del nostro amore nei confronti di Dio”. Certo, le dimissioni del Papa hanno creato smarrimento nei cattolici di tutto il mondo, “non me l’aspettavo- ripete Binetti- ma rispetto la scelta, anzi la vedo come una sollecitazione a continuare quella nuova evangelizzazione che Benedetto XVI ha predicato”.










Lascia un commento