(DIRE) Roma, 26 giu. – “Riflettere in modo organico e coordinato sul ‘perche’ il carcere’ e’ il focus del dibattito di questi giorni. Il senso del carcere e’, da una parte, quello di rendere onore alla persona che e’ stata offesa, dall’altra, punire colui che ha offeso. Ma non si tratta solo di questo: nessun uomo puo’ essere mai privato della propria dignita’, percio’ e’ fondamentale lavorare sul concetto di riabilitazione”. Lo dice Paola Binetti nella discussione in aula sulle pene detentive. Continua il deputato centrista: “Il ‘fatto’ non si deve ripetere ed e’ necessario il concetto di re-inserimento: re-inserimento nel contesto sociale, familiare e lavorativo. Questa proposta di legge non riduce la pena ma ne accentua anche il carattere riabilitativo, restituisce la speranza di poter tornare alla vita. E’ necessaria un’alleanza triangolare giudice, soggetto che ha sbagliato e soggetto offeso”. Conclude il deputato Sc/Udc: “Non e’ un DL per risparmiare, saranno necessari tutor e figure specializzate che abbiano strumenti per la riabilitazione, e’ un DL che porta ad un cambiamento culturale necessario. Nel DL e’ ben sviluppato il concetto di prevenzione. Lavorare per una nuova dignita’ della persona e’ fondamentale, perche’ se un soggetto si sente accettato accoglie piu’ facilmente la sua possibilita’ di ricominciare a vivere una vita serena e normale”.
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