(ilVelino/AGV NEWS) Roma, 27 GIU – “Tutti riteniamo inaccettabile la repressione dei diritti legittimi dei manifestanti ma chiudere la porta alla Turchia sarebbe un atto straordinario di autolesionismo politico” e non porterebbe “piu’ sicurezza” ne’ la salvaguardia degli “interessi dell’Occidente, dell’Europa e dell’Italia”.
Lo ha detto il presidente della commissione Esteri di Palazzo Madama, Pier Ferdinando Casini, durante il dibattito nell’Aula del Senato sulla situazione politica in Turchia.
“E’ decisivo tenere aperto il dialogo”, ha aggiunto Casini, che ha affermato di sottoscrivere le parole del ministro Emma Bonino, secondo cui non e’ possibile equiparare le rivolte in Turchia a quelle in Egitto della Primavera araba (“piazza Taksim non e’ piazza Tahrir”) perche’ “e’ ingiusta una semplificazione di questo tipo”. ” Noi siamo veri amici della Turchia, che con tutti i limiti del caso e’ una democrazia, fa parte della Nato, e’ un bastione verso l’esplodere del fanatismo islamico ed e’ partner commerciale importantissimo per l’economia italiana”, ha osservato Casini, convinto anche per questo della bonta’ del rinvio dei negoziati per l’ingresso di Ankara nella Ue. In questo modo, infatti, viene richiesta “una assunzione di responsabilita’ delle autorita’ turche”, perche’ l’Europa sui diritti umani non puo’ “fare sconti”.