(ASCA) – Bologna 1 lug – ”Non si puo’ tassare chi e’ disabile”, ”e’ ingiusto chiamare a partecipare ai costi delle cure i disabili gravi”, ”e’ ingiusto inserire nell’Isee redditi esenti da Irpef”. E anche: ”le famiglie dei disabili vanno aiutate, non spremute”. Sono alcune delle osservazioni che le associazioni dei familiari di persone portatrici di disabilita’ hanno fatto nel corso dell’udienza conoscitiva promossa oggi dalla commissione ”politiche per la salute e politiche sociali”, presieduta da Monica Donini, sulla proposta di legge presentata dai consiglieri Giovanni Favia (Misto) e Andrea Defranceschi (Mov5stelle) e dalla consigliera Silvia Noe’ (Udc).
La proposta, da quanto si legge nella nota diffusa dalla regione, intende introdurre, dove le norme regionali prevedono il riferimento ai parametri Isee per l’erogazione dei servizi, ”adeguati correttivi che diano l’opportuna tutela ai nuclei familiari, tenendo conto del numero, delle differenze di eta’ e delle loro condizioni secondo il principio del reddito disponibile”. Tra le associazioni intervenute, Fand, Insieme Si Puo’, Auffras, Associazione Carta Canta, Forum Terzo Settore, Assi Sla, Fish Emilia-Romagna, Asitoi, l’Aliante e il Forum Associazione Familiari Emilia-Romagna. ”Il criterio dell’Isee – secondo Noe’ – risulta rigido e poco rispondente alla realta’ che viviamo quotidianamente, con la conseguenza di creare spesso situazioni di iniquita’ soprattutto per le famiglie numerose e per quelle che presentano situazioni di disabilita’ e di non autosufficienza”.