(9Colonne) Roma, 3 lug – Il sottosegretario all’Istruzione Gian Luca Galletti, in una intervista al Resto del Carlino, annuncia il passaggio di quattro-cinque sezioni delle scuole materne dal Comune allo Stato. Bologna diventerà inoltre una città pilota per quanto riguarda l’edilizia scolastica, con la realizzazione di cinque nuove scuole. “Palazzo d’Accursio si è storicamente affiancato allo Stato nel garantire ai cittadini un’ampia offerta di scuola dell’infanzia, ora c’è bisogno di riequilibrare questa situazione” dice il sottosegretario “perché visto il momento di grande difficoltà finanziaria dei municipi italiani, che rischia di trasformarsi in una maggiore imposizione fiscale oppure in un peggioramento del servizio per le famiglie più deboli, c’è bisogno che lo Stato faccia la sua parte. Soprattutto a Bologna, dove l’intervento del Comune è più consistente e dove grazie all’apporto dello Stato si potranno liberare importanti risorse economiche”. In merito al passaggio delle materne allo Stato Galletti spiega che “c’è già un tavolo aperto con il Comune e una forte collaborazione con il sindaco Merola e l’assessore alla Scuola, Marilena Pillati” e “non ci sarà nessuno che perderà il posto. Quest’operazione ci permetterà di rafforzare il sistema della scuola dell’infanzia bolognese, che si regge sull’esistenza di tre gambe costituite da Comune, Stato e scuole paritarie”. Inoltre Galletti spiega che si sta lavorando al “completamento del passaggio allo Stato di un istituto di assoluta eccellenza, le Aldini Valeriani Sirani. A breve si aprirà un tavolo tecnico tra i tre ministeri interessati, Istruzione, Funzione Pubblica ed Economia, ed è possibile che il passaggio avvenga a partire da settembre dell’anno prossimo, ovvero con l’inizio dell’anno scolastico 2014/2015”. Infine annuncia che “Bologna diventerà una città pilota per quanto riguarda l’edilizia scolastica, con la realizzazione di cinque nuove scuole (materne, elementari e medie, ndr)”, “sarà costituito un fondo immobiliare al quale conferire una parte di risorse messe dal ministero dell’Istruzione e un’altra parte che verrà raccolta tra investitori privati mentre il Comune “ci metterà gli immobili, conferendo quegli edifici non utilizzati a fini istituzionali”. Galletti spiega che “queste opere saranno al di fuori dei vincoli del Patto di Stabilità. Senza dimenticare, poi, che grazie al ‘Decreto del fare’ sono disponibili 100 milioni a livello nazionale per l’edilizia scolastica, cui anche Bologna potrà attingere”.