Agricoltura: Udc, bacino S.Cesario caro, resta uso pozzi

(ANSA) – BOLOGNA, 8 LUG – A San Cesario sul Panaro (Modena) un bacino irriguo ”entrato in funzione da due anni e costato, tubazioni comprese, oltre cinque milioni di euro di cui la metà a carico della collettività’ nella progettazione ”doveva servire i bisogni d’acqua di 170 aziende agricole” ma ad oggi ”solo 18 aziende vi hanno aderito” perchè ”l’uso dell’acqua per l’irrigazione risulta non economico”.
Lo scrive la consigliera regionale dell’Udc, Silvia Noe’, in una interrogazione.

Nonostante la scarsa adesione, prosegue, ”il volume d’invaso previsto inizialmente è stato quasi triplicato con oltre un milione di metri cubi di ghiaia scavati”, ma ”attualmente la maggioranza delle aziende utilizza il sistema dei pozzi agricoli presenti sul territorio”. Rilevando che ”la Regione ha sempre confermato che chiuderà i pozzi agricoli solo dove esiste la possibilità di prelievo dal bacino”, alla Giunta regionale chiede se per farlo funzionare a regime intende mettere in campo ”una azione di assistenza tecnica ed economica agli agricoltori, oppure ritiene necessario ricorrere alla chiusura forzata dei pozzi agricoli, al fine di aumentarne le adesioni, sia pure con una azione di forza”.










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