Kazakistan. Casini: Farnesina protesti… se non e’ al telefono

(DIRE) Roma, 19 lug. – “Alla signora Shalabayeva e alla sua bambina lo stato italiano deve delle scuse. Delle scuse e un impegno: non possiamo abbandonarle ora”.
Pierferdinando Casini, nell’aula del Senato, tira in ballo anche la Farnesina, oltre al ministero dell’interno, nella vicenda Kazakistan. “Come presidente della commissione esteri voglio esprimere la piu’ ferma protesta per l’indegno comportamento delle autorita’ diplomatiche accreditate presso lo Stato italiano. Non e’ tollerabile che l’ambasciatore non abbia trovato il tempo per rispondere al ministro degli Esteri” e che “si affanni per organizzare la deportazione di una donna e della sua bambina. La Farnesina se non e’ impegnata al telefono deve valutare la compatibilita’ di questo cosiddetto ambasciatore con l’ufficio che ricopre presso lo Stato italiano. Apparati di polizia, giudiziari e alcuni ministeri non hanno fornito una bella prova di se'”. Casini conclude: “Il governo esce piu’ debole da questa vicenda tormentata e triste”.

L’intervento integrale










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