(ASCA) – Roma, 22 luglio – ”Il mancato aggiornamento del sistema del catasto e il vuoto giurisdizionale in materia producono forti squilibri che gravano pesantemente sui contribuenti”.
Lo dichiara in una nota il leader Udc Pier Ferdinando Casini, che aggiunge: ”Il meccanismo dei coefficienti fissi introdotto per la stima del valore degli immobili ha creato profondi squilibri nel calcolo delle imposte, in particolare dell’Imu. Immobili di nuova costruzione accatastati di recente e soggetti ai nuovi parametri di calcolo hanno infatti una rendita maggiore e sproporzionata se paragonati a immobili di pregio nel centro storico di alcune grandi citta’. A cio’ si aggiunga che, attualmente, al contribuente e’ concesso di fare ricorso solo per questioni di legittimita’, mentre nessun rimedio di merito e’ previsto a proposito della formazione delle tariffe di estimo da cui si ricavano le rendite”.
”Il testo varato dal passato governo conferiva all’esecutivo una delega per la riforma del Catasto -sottolinea Casini- con un obiettivo fondamentale: dare attuazione alla revisione del sistema catastale, che ha riflessi diretti sulla tassazione degli immobili. Nella delega non erano tuttavia specificati i contenuti effettivi delle operazioni ne’ gli standard internazionali cui attenersi. Per ovviare a questi squilibri e’ necessario che il ministro dell’Economia Saccomanni intervenga assegnando una priorita’ massima alla revisione del sistema catastale”