Scelta Civica: Buttiglione, per salvarla serve dialogo e non essere ostili a cattolici

Roma, 3 ago. (Adnkronos) – Scelta civica si salva se verra’ superata l’ostilita’ nei confronti dell’area cattolica e occorre sottolineare che il Ppe in sede europea rappresenta un approdo naturale per ragioni politiche ed ideali. Ad affermarlo e’ Rocco Buttiglione, commentando le dichiarazioni di Mario Monti al ‘Corriere della Sera’. “Noi -ricorda all’Adnkronos- abbiamo aderito a Scelta civica con piena convinzione, perche’ esiste in Italia lo spazio per una grande forza riformista. E’ un’altra componente, pervicamente ostile a noi dell’Udc e in genere ai cattolici, offesi e vilipesi, che lavora per farci uscire. Monti deve fare i conti con questa componente se vuol salvare Scelta civica”. “Spazi per una sintesi ci sono, ma per realizzarla bisogna lavorarci con una discussione aperta e il contributo di tutti. Fondametale -ricorda Buttiglione- e’ la questione della collocazione europea, perche’ oggi la politica cammina su due gambe, una italiana e una a Bruxelles, quindi non e’ indifferente il rapporto con il sistema europeo. E noi riteniamo che il punto di riferimento debba essere il Ppe, per ragioni ideali e politiche”. “Per quanto riguarda il primo aspetto, ricordo che Monti ha sempre parlato di economia sociale di mercato, che e’ un asse portante del programma dei Popolari europei, anzi direi che e’ stata inventata dai democratico-cristiani, facendo riferimento ad esempio a documenti come l’enciclica Quadragesimo Anno”.

Quanto all’aspetto politico, “sempre Monti -ricorda ancora l’esponente dell’Udc- sia da commissario europeo che da presidente del Consiglio ha partecipato alle riunioni del Ppe e anche noi dell’Udc abbiamo un credito e una forza che ci permettono di incidere nelle scelte dei Popolari europei e quindi nella politica dell’Ue. Lo stesso non puo’ accadere con altre forze politiche, quindi fuori da questa collocazione che facciamo?”. “Questo non significa subordinarsi a Berlusconi -puntualizza Buttiglione- anzi noi dobbiamo organizzare Scelta civica guardando a quella vastissima area elettorale che fin qui ha votato Berlusconi, ai ceti medi, rispetto ai quali dobbiamo essere in grado di formulare una proposta politica. Vogliamo parlare di questi temi? E’ chiaro che se c’e’ divieto di parola, diventa tutto piu’ difficile”.










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