ROMA (ITALPRESS) – “Noi stiamo attuando la spending review decisa dal governo Monti, che comporta ovviamente anche una riorganizzazione dei ministeri, gia’ in corso. Tutto questo determinera’ nel giro di un paio d’anni degli esuberi, che noi stimiamo in circa 7-8 mila unita’, che verranno riassorbiti o attraverso procedure consensuali di esodo volontario o attraverso procedure di mobilita’, quindi con il riutilizzo del personale in altri settori delle pubbliche amministrazioni”. Lo afferma il ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Gianpiero D’Alia, in un’intervista all’Italpress. Il blocco degli aumenti stipendiali nella P.A. “lo abbiamo ereditato dalle precedenti manovre economiche, come quelle del 2010, e ne abbiamo dovuto prendere atto nel momento in cui ci siamo insediati. Cio’ che abbiamo potuto fare lo abbiamo fatto, perche’ questo governo in tre mesi sul piano del rapporto con le organizzazioni sindacali e sul piano delle politiche legate al settore pubblico ha fatto passi da gigante”. “Nonostante il blocco stipendiale – prosegue – abbiamo deciso di riaprire il tavolo contrattuale per la parte giuridica, che era bloccato da 4 anni. E’ chiaro che non possiamo in tre mesi gestire tutte le emergenze che abbiamo di fronte, a cominciare, per esempio, dalla scadenza dei contratti a termine della pubblica amministrazione, che sono circa 250 mila – sottolinea D’Alia -. Abbiamo prorogato questi contratti fino alla fine dell’anno e stiamo lavorando a un piano di assorbimento di questo personale, in modo tale da evitare ulteriori difficolta’ nell’attivita’ della pubblica amministrazione. Servono tempo e un rapporto sereno con le organizzazioni sindacali, stiamo lavorando su questa strada”. (ITALPRESS).