(9Colonne) Roma, 23 ago – La Stampa intervista il Ministro della Pubblica amministrazione Giampiero D’Alia, che si dice preoccupato dallo “stato di salute del Paese. C’è bisogno di stabilità e di un governo che ci faccia uscire definitivamente dalla crisi”. Le cronache riferiscono che però rischiate grosso… “Tutto si risolverebbe con un po’ di ragionevolezza in più”. L’augurio del ministro è dunque che “Si consenta alla Giunta delle elezioni del Senato di fare il suo lavoro con serenità; certo, se questo non nasconde la volontà di andare a un voto anticipato”. In ogni caso, “Tutti sanno che non si pub andare al voto con questa legge elettorale, su cui a dicembre si pronuncerà, penso criticamente, anche la Consulta. Tutti sanno che entro l’anno va varata e poi approvata la legge di stabilita, fondamentale per il rilancio dell’economia. Sono scadenze oggettive, su cui posa l’interesse generale del paese. Qualunque cosa si pensi del governo o della vicenda che riguarda il presidente Berlusconi”. “Noi ovviamente abbiamo il dovere di andare avanti e lavorare. A parte le norme di semplificazione amministrativa, importanti specie per le imprese, il Consiglio affronterà il tema dei contratti a termine nelle pubbliche amministrazioni che hanno scadenza al 31 dicembre 2013. A regime, da un lato proponiamo soluzioni per evitare che si possa ricreare del nuovo precariato nella pub-contabili nei confronti dei dirigenti che violassero questi principi. Sull’altro versante, variamo procedure selettive che per il 50% saranno riservate a quei lavoratori che per almeno tre degli ultimi cinque anni abbiano svolto prestazioni professionali nella pubblica amministrazione”. Concorsi speciali “mirati” o sarà una sanatoria pura e semplice? “Non è una sanatoria, o una stabilizzazione automatica. Ci saranno dei concorsi per valutare se e quante di queste persone sono necessarie alle amministrazioni e meritano di essere inserite nel circuito del lavoro pubblico nell’arco di un triennio. Il tutto nell’ambito delle disponibilità finanziarie delle singole amministrazioni. Quindi, senza aumenti di spesa”.