(ANSA) – ROMA, 25 AGO – ”Il Senato deve essere come la moglie di Cesare: non solo essere imparziale ma anche sembrarlo. E certe dichiarazioni da tifoseria contrapposta di questi giorni non mi sono piaciute, ne’ di quelli che chiedono immediatamente la ‘decapitazione’ di Berlusconi senza approfondimenti, ne’ di chi sproloquia su un’agibilita’ politica per me tuttora indefinita”. Cosi’ il leader Udc Pier Ferdinando Casini in un’intervista al Nuovo Quotidiano di Lecce. ”Non c’e’ comunque un decreto che ti nomina leader di un partito ne’ uno che ti toglie questa possibilita’. Ci vuole equilibrio” e, continua Casini, ”i professori Onida, Capotosti, D’Onofrio riflettono sulla possibilita’ che il Senato chieda un approfondimento alla Corte Costituzionale: non scartiamola a priori”. ”Uno Stato di diritto non prevede i saldi di fine stagione – conclude – ma dobbiamo essere consapevoli che questa non e’ una vicenda come le altre: Berlusconi non e’ un condannato qualsiasi, e’ un signore che nonostante le condanne giudiziarie continua a essere il leader di quasi meta’ del Paese”.
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