(DIRE) Bologna, 17 set. – L’orientamento del Comune di Bologna, che esclude di ricorrere alla dicitura ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’ per i moduli di iscrizione alle materne e ai nidi, ma di cancellare il riferimento a ‘madre’ e ‘padre’ (che diventeranno “genitore richiedente” e “altro genitore”), manda su tutte le furie l’Udc di Bologna. “Mai decisione fu piu’ formalmente ipocrita”, protesta la segretaria dell’Udc Maria Cristina Marri. “Che succede se i genitori magari in disaccordo operano per scelte diverse? Quale sara’ la richiesta da considerare? Dettagli a parte, non si puo’ banalizzare questioni tanto rilevanti e delicate che investono la infanzia. La paternita’ e la maternita’- afferma Marri in una nota- devono essere una unica responsabilita’ genitoriale educativa per i figli ed e’ in questa direzione che di dovrebbe lavorare anche per superare le difficolta’ familiari. Invece ci si balocca in modo semiserio in banalita’ farisaiche che servono solo a quietare, forse, le intemperanze ideologiche di scomodi alleati di Governo”.