Scuola: Bologna: De Poli, cosi’ non si tutelano i gay

(ANSA) – BOLOGNA, 18 SET – ”Non e’ cosi’ che si tutelano i diritti delle minoranze. Le parole ‘mamma’ e ‘papa” sono le piu’ belle. Pensare che discriminino i gay offende non solo chi crede nella famiglia ma francamente chi, pur schierandosi dalla parte dei gay, ritiene la famiglia un valore fondamentale da tutelare. Anche con le parole”. Cosi’ il senatore Udc Antonio De Poli intervenendo nella polemica politica sulla nomenclatura nei moduli di iscrizione delle scuole d’infanzia del Comune di Bologna. L’Udc, gia’ qualche settimana fa, era intervenuta a Venezia dove, in Comune, fa parte della maggioranza contro l’iniziativa della consigliera comunale Camilla Seibezzi: ”La posizione dell’Udc non e’ discriminatoria nei confronti di una minoranza. Noi chiediamo di salvaguardare il lessico dell’amore. La consigliera Seibezzi – spiega – giustifico’ l’iniziativa dicendo che ‘dobbiamo adeguarci all’Europa’. Con la scusa dell’Europa rischiamo di cestinare la famiglia. Sono sinceramente preoccupato che questa deriva ideologica sia una minaccia alla nostra cultura che e’ tradizionalmente legata ai valori della cristianita’. La natura ha creato la diversita’ tra maschile e femminile: come ha sostenuto il noto psichiatra Alessandro Meluzzi ‘negarlo’ vuol dire negare la realta’. Con la scusa dell’uguaglianza finiremo per giungere solo a un appiattimento e abbruttimento della nostra societa”’.










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