Senato: De Poli, risparmi per 100 mln in tre anni, un primo passo

(DIRE) Roma, 6 nov. – “Il Bilancio approvato oggi in Aula mette in atto una serie di risparmi quantificabili in 34 milioni di euro solo per il 2013 e in 100 milioni per il periodo 2013-2016, risparmi che vanno a incidere su alcune voci come spese del personale e competenze relative ai senatori in carica”. Lo mette in evidenza il senatore questore Antonio De Poli (UDC) che esprime soddisfazione dopo l’approvazione in Aula, a Palazzo Madama, del Bilancio preventivo 2013 e del Rendiconto 2012. “Quello di oggi e’ il primo passo in un processo che dovra’portare a un’ulteriore razionalizzazione delle spese. Cosi’ il Senato alleggerisce, in maniera significativa, il suo peso nel bilancio dello Stato riducendolo del 12,5%”, continua De Poli che sottolinea: “Per quanto concerne i trattamenti dei senatori, la diminuzione e’ evidente: si passa da 49,9 milioni di euro del 2009 ai 42,9 milioni di euro del 2013: se teniamo conto del livello di inflazione la riduzione e’ del 20,9%”. “Sul fronte dei rimborsi di natura indennitaria si registra un trend analogo: dai 23,9 milioni del 2009 si passa ai 21,2 milioni di euro del 2013: in termini reali e’ una diminuzione del 18,5%. Sono cifre che collocano il Senato italiano sostanzialmente in linea con gli altri Parlamenti d’Europa”, continua il senatore questore. Riduzione anche sulle spese del personale: “Abbiamo risparmiato, solo nel 2013, 3,4 milioni per il mancato adeguamento contrattuale del personale e soprattutto abbiamo bloccato il turn over che ha ridotto del 32 per cento il numero dei dipendenti e che portera’, a regime, ad un risparmio di 32,6 milioni di euro”. E “ci sono i margini per i migliorare. Ora proseguiremo sulla strada del processo di integrazione tra Camera e Senato uniformando alcune spese tra i due rami del Parlamento, in alcuni settori come informatica, gare e contratti. Bisogna agire cercando di sburocratizzare un sistema che necessita di essere modernizzato e rinnovato: un primo passo e’ rappresentato dalla dematerializzazione, gia’ avviata peraltro, e dall’avvio della riforma degli schemi organizzativi. Due azioni- conclude De Poli- che intendono trasformare il Senato in una struttura che sia piu’ efficiente e moderna, piu’ funzionale e meno costosa”.










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