Padova, 8 nov. (TMNews) – E’ tempo di risparmi per il Senato: nel 2013 34 milioni e 100 milioni nel periodo 2013-2016.
Dietro i tagli c’è un padovano, il senatore Udc Antonio De Poli che, in qualità di questore anziano di Palazzo Madama, fin dall’inizio della legislatura, si è battuto “nella lotta sul fronte dei costi della politica senza però cedere a facili populismi”.
Per De Poli: “Tagliare si deve e si può ma guai – ha precisato – se cadiamo nella trappola di chi alimenta un sentimento di ostilità nei confronti delle istituzioni democratiche”.
Da buon moderato De Poli non ci sta a chi attacca il Palazzo sempre e comunque. Al contrario, ha spiegato ancora, “sono aperto, in qualità di presidente del Collegio dei questori ad ascoltare proposte concrete e costruttive”. Guardando ai risultati ottenuti, De Poli ha rilevato: “La stragrande maggioranza delle spese erano preventivate: nonostante ciò, siamo però riusciti a tagliare a partire dal trattamento dei Senatori che si riduce del 20,9% in termini reali negli ultimi cinque anni”. Sul fronte dei rimborsi di natura indennitaria tendenza analoga: cifre ridotte del 18,5%. Le spese di funzionamento dell’amministrazione scendono dal 2009 al 2013 del 23,1% in termini reali. E poi blocco del turn over che, a regime, porterà risparmi per oltre 32 milioni di euro.
“Sono numeri che collocano il Senato in linea con gli altri Parlamenti d’Europa”, si dice soddisfatto De Poli che traccia così la road map per i prossimi mesi: “Disciplineremo il rapporto collaboratori-senatori, poi avanti con la dematerializzazione dei documenti e integrazione tra servizi di Camera e Senato”. L’obiettivo? Spendere meno e meglio, ovviamente. “E’ un dovere morale nei confronti degli italiani alle prese con la crisi”, ha spiegato in Aula il senatore presentando la sua relazione al Bilancio approvato con 192 sì, 2 no e 45 astensioni.