(DIRE) Roma, 6 mag. – “Pur di attingere voti dalle tifoserie, estremisti seduti in Parlamento hanno diluito e depotenziato i provvedimenti necessari a fermare le degenerazioni del tifo organizzato. Pensiamo ad esempio alla flagranza differita, entro e non oltre 48 ore dal fatto, introdotta proprio per garantire la sicurezza negli stadi: rispetto al testo originario ne sono stati compressi i tempi e limitate le modalita’ di applicazione”. Cosi in un’intervista alla Stampa il presidente dell’Udc Gianpiero D’Alia, ex ministro per la Pa nel governo Letta e gia’ sottosegretario agli Interni. “All’epoca- ricorda D’Alia- si trattava di esponenti non di primissimo piano di estrema destra e di estrema sinistra, da sempre aree politiche di riferimento della maggior parte delle organizzazioni ultra’. Oggi- aggiunge l’ex ministro- se ne esce solo cambiando radicalmente il sistema di gestione degli eventi con particolare riferimento al calcio: trasferire cioe’ la responsabilita’ totalmente in capo alle societa’ sportive e prevedendo un sistema di sanzioni per spezzare l’ulteriore circuito perverso tra club e tifoserie organizzate”. Sui fatti dell’Olimpico e la presunta trattativa con il capo ultra’ del Napoli, ‘Genny ‘a carogna’, D’Alia afferma: “Ammesso che ci sia stata, non mi scandalizza: in caso di rinvio della partita, le forze dell’ordine avrebbero dovuto gestire l’evacuazione di 70mila persone. La priorita’ era tutelare le famiglie che erano all’Olimpico”