(ASCA) – Reggio Calabria, 15 mag 2014 – ”Brutte notizie, per gli oltre 1.000 calabresi infettati dal virus dell’epatite, o dell’Hiv, per trasfusioni errate, interventi chirurgici sbagliati o per infortuni sul luogo di lavoro, per lo piu’ in cliniche ed ospedali. A loro spetterebbe, per legge, un’indennita’ da rivalutare periodicamente in rapporto al tasso d’inflazione, ma la norma non viene rispettata ormai da tempo”. La denuncia giunge dal consigliere regionale della Calabria Gianluca Gallo (Udc), che gia’ nel recente passato era intervenuto sul punto invitando la Regione ad attivarsi per garantire la rivalutazione dell’indennita’ dovuta ai malati da sangue infetto: anche in seguito a quell’appello la giunta regionale aveva stanziato un milione di euro. ”L’esecutivo regionale – commenta il vicecapogruppo consiliare dell’Udc – in quell’occasione ha dimostrato prontezza e sensibilita’. Purtroppo, non e’ bastato, non basta. Il problema e’ che neppure con quel milione si riuscira’ a coprire l’intero fabbisogno, perche’ il Governo centrale ha tagliato gran parte delle risorse”.