(AGI) – Palermo, 7 giu. – “Lo scontro interno al Pd siciliano e quello tra il partito e Crocetta sono le ragioni principali dell’immobilismo alla Regione. Se continua cosi’, se non ci sara’ subito la svolta sul risanamento e le riforme, l’Udc si tirera’ fuori, perche’ abbiamo garantito responsabilmente la stabilita’, ma non siamo disposti ad avallare una linea inconcludente e rissosa”. Lo ha detto all’AGI il presidente dell’Udc Gianpiero D’Alia. “Non siamo – ha proseguito – organici al centrosinistra, e di certo non ce l’ha ordinato il medico di sostenere questo governo. Se entro quest’anno non si raggiungono risultati veri, trarremo le conclusioni”. Il politico centrista, pone gli obiettivi del risanmento finanziario, indicando la strada del recepimento delle norme dei governi Letta e Renzi “per uscire dalla crisi finanziaria”. E serve realizzare davvero la spending review, attraverso un’analisi qualitativa dei centri di spesa: “E’ doveroso denunciare gli illeciti, ma non basta. Piuttosto si punti su una incisiva opera di riqualificazione della spesa. Il governo non ha piu’ alibi”. Poi l’utilizzo dei fondi dell’Ue che “la Sicilia non spende o spende male, diluendola su mille rivoli e per finanziare le spese correnti”: si proceda sulla cabina di regia e su una legge regionale sulla programmazione. Tra le priorita’ anche il ddl sulla semplificazione amministrativa, “ancora incagliato all’Ars”.