177° anniversario della nascita di Giuseppe Toniolo, l’Udc lo ricorda

177° anniversario della nascita di Giuseppe Toniolo, Treviso 7 marzo 1845, tra i protagonisti del movimento cattolico, l’Udc lo ricorda
In un momento in cui vediamo i partiti agitarsi senza identità e cultura di riferimento, l’Udc
ha deciso di profondere un impegno speciale per la riscoperta e la promozione della cultura
politica del popolarismo, dato che la consideriamo una necessità, per il bene del nostro Paese.
Vogliamo dare nuova concretezza a un popolarismo vivo e vitale per una nuova stagione
politica, convinti come siamo che il vero cambiamento si fa con le idee e i comportamenti.
Una cultura cristianamente ispirata al servizio dell‘Italia e dell’Europa, per il bene comune,
sull’esempio del pensiero e dell’azione dei principali protagonisti della storia del movimento
cattolico da Giuseppe Toniolo, a don Luigi Sturzo, ad Alcide De Gasperi. Rivisitando pure
ovviamente le radici del popolarismo, in particolare l’umanesimo integrale di Maritain e il
personalismo comunitario di Mounier, che ci consentiranno di alimentare un impegno per la
rigenerazione del contesto attuale caratterizzato da una forte spinta all’individualismo. Il
nostro particolare impegno culturale sarà teso a dare un contributo significativo per
dimostrare e diffondere l’attualità del loro pensiero e del valore della cultura cristiana come
realtà fondamentale e costruttiva della vita buona della comunità.
Giuseppe Toniolo nacque a Treviso il 7 marzo 1845 e morì a Pisa il 7 ottobre 1918. Le sue
spoglie riposano presso il Duomo di Santa Maria Assunta a Pieve di Soligo, in provincia di
Treviso. Egli è stato un economista, sociologo e accademico italiano, tra i protagonisti del
movimento cattolico italiano. Ha saputo proporre e realizzare in concreto la visione di un
modello di organizzazione sociale cristianamente ispirato e fondato sul primato della
sussidiarietà. È stato proclamato venerabile da Paolo VI il 7 gennaio 1971 e beatificato il 29
aprile 2012 dal cardinale Salvatore De Giorgi Egli fu studioso dell’economia della Firenze medievale, nella quale pensò di poter ritrovare un modello ancora valido ai suoi tempi: quello di una società in cui la cooperazione tra le varie
corporazioni di arti e mestieri, avrebbe potuto generare sia benessere per i lavoratori, sia
crescita democratica, dando vita ad un’armonica civitas cristiana.
Sostenne la libertà di commercio, ma non la libera circolazione dei capitali, poiché era
convinto che la finanza dovesse essere strumentale all’economia reale e non dovesse mai
ridursi a mero mezzo di arricchimento, a tutto vantaggio dei pochi percettori di rendita.
La figura di Giuseppe Toniolo occupa un posto importante nella storia del pensiero e
dell’organizzazione del laicato cattolico. La sua azione risulta particolarmente importante
perché fu svolta negli anni in cui , dopo la presa di Roma nel 1870 e prima del Concordato del
1929, il Non expedit vietava ai cattolici la partecipazione diretta alla vita politica italiana,
generando un vulnus democratico non indifferente. Nel dicembre 1889 Toniolo fondò a Padova l’«Unione cattolica di studi sociali», di cui fu il presidente; l’organismo tenne tre congressi: 1892 a Genova; 1894 a Milano e 1896 a Padova.
In occasione del congresso di Milano, Toniolo formulò il primo programma sociale cristiano,
chiamato Programma dei cattolici di fronte al socialismo (oggi noto come Programma di
Milano, 3 gennaio 1894). Il “Programma di Milano” giunse a tre anni di distanza dall’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII. Toniolo intendeva rilanciare i principî contenuti
nell’enciclica: essa aveva avuto una ricezione iniziale molto favorevole, ma nei tre anni
successivi gli animi si erano assopiti. Toniolo affermava la necessità di occuparsi della classe
operaia per farla uscire dalla condizione di subalternità che la opprimeva. Proponeva
coraggiosamente la ricostituzione degli enti morali ecclesiastici, incamerati dallo Stato, che
per secoli avevano svolto una funzione essenziale nell’alleviare la miseria delle persone
svantaggiate. Inoltre Toniolo suggeriva la realizzazione di una riforma agraria e sosteneva la
necessità della creazione di associazioni operaie cattoliche. Per riassumere il suo programma
in una frase, coniò lo slogan: «Proletari di tutto il mondo unitevi in Cristo sotto il vessillo della
Chiesa!». Toniolo non fu mai propriamente impegnato nella sfera politica, ma fu tra i fondatori della
FUCI Federazione Universitaria Cattolica Italiana nel 1896.). Collaborò anche con l’Opera
dei Congressi, inserito nella II Sezione (Economia sociale, diretta da Stanislao Medolago
Albani).
La sua azione sociale fu contrassegnata da una profonda sintonia con il magistero ecclesiale.
Inoltre, la sua formulazione del concetto cristiano di democrazia fu il punto di partenza di tutto
il movimento della democrazia cristiana. Dopo lo scioglimento dell’Opera dei Congressi nel
1904, papa Pio X promosse la nascita di un nuovo organismo unitario e ne affidò la
formazione al Toniolo. Egli riorganizzò l’azione dei laici cattolici nell’«Unione popolare».
Giuseppe Toniolo fu ispiratore e promotore della prima Settimana Sociale dei Cattolici
Italiani, che tenne a battesimo nel 1907.
Nel 1918, prima di morire, convinse padre Agostino Gemelli a fondare un istituto cattolico di
studi superiori. Gemelli fondò l’istituto nel 1920. Da esso, appena un anno dopo, prese vita
l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Lo ha scritto in una nota il prof. Wojtek Pankiewicz, Responsabile Nazionale dell’Ufficio
Cultura dell’Udc.