Regionali. Ciocchetti: con Polverini condivisione programma

2010-01-08T11:03:00
(DIRE) Roma, 8 gen. – “A noi interessa costruire solo alleanze programmatiche. Abbiamo scelto di sostenere Renata Polverini nella corsa alla presidenza della Regione Lazio senza intavolare trattative con gli altri partiti che la sostengono”.

Intervenendo questa mattina a Radio Citta’ Futura, il segretario del Lazio dell’Udc, Luciano Ciocchetti, ha commentato il sostegno del suo partito alla candidatura Polverini e il mancato accordo con il Partito Democratico: “Abbiamo scelto la persona con la quale abbiamo condiviso e condividiamo importanti battaglie, ma ci ha convinto anche quanto accade dall’altra parte, dove regna una totale confusione, con un Pd debolissimo e incapace con i suoi alleati di costruire un progetto nuovo di governo. Ho parlato piu’ volte con Zingaretti- ha aggiunto- e ho constatato come il primo a essere in difficolta’ per questa situazione era proprio lui, circondato da alleati divisi su tutto e senza la capacita’ di trovare un filo comune”.

Ciocchetti ha poi respinto l’accusa rivolta all’Udc di volere riproporre nell’occasione delle Regionali l’antica politica cosiddetta dei ‘due forni’. “Noi vogliamo rompere questo schema bipolare che si e’ venuto a creare in Italia, rivelatosi non in grado di risolvere i problemi dei cittadini. Bisogna costruirne uno nuovo. Sappiamo che ci vuole tempo e il passaggio delle regionali in questa direzione e’ molto importante”.

Ciocchetti ha infine parlato dei punti programmatici si cui si fonda il sostegno alla candidatura Polverini: “Il sostegno alle famiglie, innanzitutto. E’ il nostro primo punto di politica sociale ed economica. Sul lavoro, l’esperienza sindacale della Polverini ci offre poi importanti garanzie. La Polverini ha soprattutto concordato con noi sulla necessita’ di riformare profondamente il sistema sanitario regionale, allontanando la politica, incidendo in profondita’ sul rapporto tra pubblico e privato. Ci sono le condizioni per fare un salto di qualita’- ha concluso- ma occorre fare presto, assumendo decisioni radicali entro i primi 12 mesi della legislatura”.










Lascia un commento